Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 11/07/2016
Tassa su permessi di soggiorno discrimina stranieri, governo deve risarcire immigrati
Tassa su permessi di soggiorno discrimina stranieri, governo deve risarcire immigrati
11/07/2016  | Immigrazione.  

 

Il Ministero dell'interno per la prima volta condannano a risarcire alcuni stranieri residenti in Italia dopo che il Tar aveva già bocciato la tassa su permessi di soggiorno, giudicandola troppo sproporzionata rispetto a quella richiesta per altri documenti e quindi discriminatoria.

 

Da http://www.fanpage.it/

 

Milano, 11 luglio 2016 - La tassa sui permessi di soggiorno per gli stranieri è sproporzionata rispetto a quanto previsto per analoghi documenti per i cittadini italiani quindi illegittima e lo Stato deve risarcire gli stranieri che l'hanno pagata. È quanto ha stabilito la prima sezione civile del Tribunale di Milano condannando il ministero dell'Interno, quello dell'Economia e la presidenza del Consiglio dei ministri a restituite parte delle somme versate a tre cittadini stranieri che avevano deciso di fare ricorso. La sentenza segna un ulteriore passo contro la supertassa per il permesso di soggiorno già bocciata nel maggio scorso dal Tar del Lazio.

 

La tassa sul permesso di soggiorno era stata introdotta dal governo nell'ottobre del 2011, ma sia una pronuncia della Corte di Giustizia europea del settembre 2015  sia la successiva decisone del Tar, su ricorso promosso dalla Cgil, avevano stabilito che la tassa era illegittima perché decisamente troppo alta rispetto a quella richiesta per altri documenti. Nonostante l'imposizione di disapplicare la normativa attuale, che prevede costi che variano dai 100 ai 245 euro, il ministero però fino ad oggi non aveva ancora provveduto alla modifica della legge le Questure continuano a richiedere  il versamento delle somme per i permessi di soggiorno.

 

Per la prima volta però ora un tribunale ha deciso che in quanto illegittima la tassa va anche restituita condannando governo e ministero a rimborsare sei stranieri immigrati, residenti regolarmente in Italia, che avevano fatto ricorso tramite l'Asgi (Associazione studi giuridici sull'immigrazione). "La parte ricorrente ha dimostrato che i cittadini stranieri, costretti a corrispondere le somme per ottenere il rinnovo del permesso di soggiorno, sono vittima di discriminazione diretta fondata sulla nazionalità", hanno scritto i giudici nella sentenza stabilendo la restituzione dei soldi e il pagamento delle spese processuali a carico dello stato.