Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 02/05/2016
Seminario: «Piano Nazionale d’azione contro la Tratta e grave sfruttamento»
Seminario: «Piano Nazionale d’azione contro la Tratta e grave sfruttamento»
02/05/2016  | Sindacato.  

 

35 milioni nel mondo. In  Italia fino a 70 mila vittime, sia per sfruttamento sessuale che per lavoro gravemente sfruttato. Pochi i casi di denuncia ed ancor meno quelli di condanna. Il Governo ha presentato un piano d’azione per contrastare questa piaga. Sarà adeguato? La UIL ne parla con Istituzioni ed esperti.

 

(Redazionale) 2 maggio 2016 - L’Italia è al primo posto, tra i 28 Stati membri UE, per numero di vittime di tratta per sfruttamento sessuale e/o lavorativo. Inoltre, le 6.572 vittime registrate fino al 2013 sono solo la punta dell’iceberg di un fenomeno che nel mondo (sono dati di OIL) raggiungerebbe quota 35 milioni e che nel nostro Paese è valutato tra le 50 e le 70 mila unità.

 

Va inoltre considerato come il forte aumento degli sbarchi di migranti e profughi (oltre 370 mila dal 2014), aumenta esponenzialmente il rischio di un boom di questa piaga nel Belpaese.

 

L’Eurostat, nel rapporto “trafficking in human being” edizione 2015, riporta dati molto parziali:  30.146 le vittime registrate nel 2013 nella UE (ultima statistica disponibile), di cui il 69% per motivi di sfruttamento sessuale e 20% per lavoro para-schiavistico. Le prime sono al 95% donne; i secondi al 71% uomini. I minori contano almeno per il 25% delle vittime registrate.

 

La maggioranza (65%) viene da uno degli Stati Membri UE, Romania e Bulgaria in testa. Gli arrivi dai Paesi terzi provengono soprattutto da Nigeria e Brasile.

 

Quelli sottoposti a condizioni di lavoro para schiavistico sono occupati in settori come l’industria, l’agricoltura i servizi domestici ed il settore ristorativo (rapporto Presidio 2015 della Caritas).

 

E quanto sia difficile aggredire un fenomeno del tutto sotterraneo lo testimonia Eurostat che parla di soli 8.805 rinvii a giudizio e 3.855 condanne in tutta Europa, poco più del 12,7 % delle vittime formalmente registrate, lo 0,08% di quelle stimate.

 

Gli strumenti legali messi a disposizione per combattere questa piaga ci sono e l’Italia ora mette a disposizione il “piano nazionale d’azione e contro la tratta ed il grave sfruttamento”. Non di meno il rischio di un’azione inefficace delle autorità per combattere questo grave fenomeno esiste, sia per i ricatti a cui sono sottoposte le vittime (ritiro passaporto, violenze, minaccia alle loro famiglie), sia per gli insufficienti mezzi messi a disposizione delle autorità per le attività investigative e di ispezione.

 

A tutto ciò la UIL ha dedicato una giornata seminariale che si terrà domani 3 maggio presso la sede nazionale di Via Lucullo 6 a Roma. Tra gli oratori: Michele Palma, Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza Del Consiglio dei Ministri; Stefano Scarpelli, Vicepresidente Comitato minori stranieri non accompagnati del Ministero del Lavoro; Francesco Carchedi, Presidente Coop. Parsec; Suor Eugenia Bonetti, Associazione “Slave no more”; Stefano Mantegazza, Segr. Generale Uila – UIL; Avv. Marco Paggi,  giurista di ASGI; Nicola Palmiero, esperto in materia di contrasto alla tratta di esseri umani.

 

Aprirà i lavori della Giornata Maria Pia Mannino, Resp.le Dip. Pari Opportunità UIL e concluderà il Segr. Confederale UIL Guglielmo Loy. Moderatore Giuseppe Casucci, Coord. Dipartimento Politiche Migratorie UIL.