Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 26/04/2016
Migranti, il grande flop dei ricollocamenti «Nessuno li accoglie»
Migranti, il grande flop dei ricollocamenti «Nessuno li accoglie»
26/04/2016  | Sindacato.  

 

di Vladimiro Polchi - www.repubblica.it

 

ROMA, 24 aprile 2016 - In Europa c'è una macchina ingolfata, che non funziona: la chiamano "ricollocamento". È il complesso meccanismo di redistribuzione dei migranti che dovrebbe sgravare i Paesi di primo arrivo: Italia e Grecia. E invece? Invece è un clamoroso flop: a otto mesi dalla sua approvazione, sono solo 530 i rifugiati trasferiti dall'Italia e 615 dalla Grecia. Briciole. Dovevano essere circa 100mila in due anni. A scattare la fotografia della «scarsa solidarietà europea» è uno studio della Fondazione Leone Moressa, che analizza i numeri della Commissione Ue.

 

Pochi i Paesi generosi che stanno facendo la loro parte. I più sembrano essersi chiamati fuori. Ma cosa sono i ricollocamenti? «Con il meccanismo di ricollocazione, istituito da due decisioni del Consiglio del settembre 2015 – si legge sul sito della Commissione europea – gli Stati si sono impegnati a ricollocare 160mila persone in evidente bisogno di protezione internazionale dall'Italia e dalla Grecia (ed eventualmente da altri Stati membri) entro settembre 2017: una manifestazione concreta di solidarietà».

 

Poi le quote sono scese a 100mila (39.600 dall'Italia e oltre 63mila dalla Grecia). In cambio Grecia e Italia devono fare i "compiti", aprendo hotspot sul proprio territorio dove identificare e fotosegnalare i migranti in arrivo. Ebbene l'Italia ha fatto in gran parte il suo, rendendo operativi quattro hotspot sui cinque richiesti, eppure la macchina dei ricollocamenti pare ancora non voler camminare. I numeri sono lì a dimostrarlo.  «Secondo il report del 16 aprile della Commissione europea – scrivono i ricercatori della Moressa – i ricollocamenti stentano a decollare: finora sono stati "redistribuiti" appena 530 migranti dall'Italia e 615 dalla Grecia, numeri decisamente inferiori rispetto agli obiettivi da raggiungere in due anni». Dal Viminale aggiornano la conta: «A ieri i ricollocati dall'Italia hanno raggiunto quota 560». I Paesi più generosi? In testa si piazza la Francia con 137 migranti accolti dall'Italia e 242 dalla Grecia. Seconda la Finlandia, con rispettivamente 137 e 111 rifugiati accolti. Sul podio sale al terzo posto il Portogallo (92 e 89 persone ospitate).

 

Ma gli impegni da raggiungere sono ben più ambiziosi. Un esempio per tutti: la Francia entro settembre 2017 deve accogliere 7.115 migranti dall'Italia e 12.599 dalla Grecia. Chi sembra far meno su questo fronte è la Germania che pur avendo il carico maggiore (oltre 27mila rifugiati da accogliere) finora ha accettato solo 57 ricollocati. È la stessa Commissione Ue a denunciare il flop. Circa un mese fa, lo scorso 16 marzo, l'esecutivo comunitario aveva fissato un nuovo obiettivo per tentare di ridare slancio ai ricollocamenti: almeno 6mila persone al mese. Eppure da allora le persone trasferite sono state appena 208.

 

«Abbiamo centinaia di migranti pronti a partire – ammettono dal Viminale – ma mancano i Paesi disposti ad accoglierli». Ma non è solo questione di generosità. È il meccanismo a essere farraginoso. «Intanto i ricollocamenti si applicano solo a siriani, iracheni ed eritrei – precisano dal ministero dell'Interno – e poi la compilazione dei fascicoli personali con le impronte digitali resta molto complicata». E così se la Grecia ha ottenuto con l'accordo Ue-Turchia un alleggerimento della pressione sulle proprie coste, con un calo degli sbarchi, l'Italia rischia sempre più di restare sola: crescono gli sbarchi (nel 2016 6% in più rispetto allo scorso anno), restano al palo i ricollocamenti.