Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 15/04/2016
Profughi, presidente austriaco: «False e fuorvianti le voci di chiusura del Brennero»
Profughi, presidente austriaco: «False e fuorvianti le voci di chiusura del Brennero»
15/04/2016  | Sindacato.  

 

(ADNKronos) Roma, 15 aprile 2016 - "Reputo false e fuorvianti le voci circa la chiusura dei confini fra Italia e Austria al Brennero". Ad affermarlo, in una lettera al quotidiano La Repubblica, è il presidente austriaco Heinz Fischer, secondo il quale "è però certo che i problemi al Brennero si ridurranno quanto più efficace sarà la protezione dei confini esterni europei, cui deve contribuire anche l'Italia, secondo le sue possibilità, così che possiamo assieme onorare i principi europei".  

 

Fischer spiega di comprendere "le preoccupazioni delle autorità regionali" tirolesi "che vanno prese in considerazione", ma aggiunge che, malgrado la crisi dei profughi, "è necessario che tra Italia e Austria la circolazione delle persone e delle merci avvenga come disciplinato dai principi europei". "La realtà attuale però, in assenza di una efficace protezione dei confini esterni europei, costringe un Paese come l'Austria a ricorrere a misure aggiuntive per impedire l'ingresso di persone di cui si ignorano identità e motivazioni, provenienti da paesi extraeuropei, in numero illimitato. Questo - secondo Fischer – è il vero problema".

 

L'Austria è ora in grado di consentire "l'ingresso controllato di circa 150 richiedenti asilo" e questo numero "aumenterà ancora significativamente fino a giugno, in modo da poter far fronte a diversi tassi giornalieri o settimanali di ingressi", aggiunge Fischer, secondo il quale in questo modo "l'Austria continuerà ad essere annoverata tra i Paesi europei che, proporzionalmente alla popolazione, sono modello di accoglienza".

 

Sullo stesso tema è intervenuto il Presidente del Senato Pietro Grasso: "Penso che bisogna mantenere Schengen – ha dichiarato- e penso che alla fine la ragione prevarrà. Penso che si possa collaborare, e condividere il tema dell'accoglienza di coloro che fuggono da guerre. Come ho sempre detto: è un problema morale ma è anche l'applicazione di un diritto, di una legge internazionale".

 

Federica Mogherini, alto rappresentante della politica estera UE, durante una visita alla portaerei Cavour che sta incrociando a largo di Lampedusa, ha commentato: "Proviamo frustrazione e vergogna per i muri che si alzano, ma siamo orgogliosi di un'Italia e di un'Europa che qui salva vite umane". "Non é alzando muri - ha aggiunto - che si può gestire il fenomeno che li aggirerà o li abbatterà". 

 

Di altro avviso il governatore del Veneto Luca Zaia, a margine di una conferenza stampa organizzato all'Università di Padova, secondo cui le iniziative austriache: "Sono il segno di un Governo che ormai non sta più gestendo la partita e di una Europa che non esiste più. Anzi, io direi di togliere all'Europa il Premio Nobel per la Pace che qualcuno ha voluto darle. L'Africa non ci sta in Italia, 200mila immigrati anche quest'anno arriveranno in Italia e 2/3 di questi non sono profughi. Aiutiamoli a casa loro con dei campi di prima accoglienza con corridoi umanitari solo per chi ha diritto".