Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 14/04/2016
Migranti: Amnesty e ASGI, causa in tribunale per respingimenti del 2009
Migranti: Amnesty e ASGI, causa in tribunale per respingimenti del 2009
14/04/2016  | Sindacato.  

 

La Corte europea dei diritti umani ha già condannato l’Italia per questa prassi illegittima. Ora richiesti permessi umanitari per le vittime

 

Roma, 13 apr. (AdnKronos) - Una causa civile in piena regola, presentata al tribunale civile di Roma, per ottenere "il risarcimento e la rimozione del danno" per 18 migranti eritrei che, nel 2009 e nel 2010, furono protagonisti passivi di due episodi di respingimento in mare da parte delle forze dell'ordine italiane. E' l'iniziativa che hanno illustrato oggi Amnesty Italia e Asgi, associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione. Di questi 18, 14 non sono sul territorio europeo: 4 sono in Svizzera e gli altri in Israele, questi ultimi senza alcuno status e passibili di essere espatriati in qualsiasi momento. I migranti furono inizialmente respinti in Libia e dopo mesi di prigione e violenze riuscirono a fuggire, seguendo strade diverse: di nuovo su un barcone alcuni, la via del Sinai altri. La Corte europea per i diritti dell'uomo aveva già condannato l'Italia "ma gli effetti dei respingimenti -spiega l'avvocato dell'Asgi Cristina Cecchini-permangono ancora oggi. La nostra iniziativa intende andare oltre gli effetti delle pronunce della Cedu e ottenere, per i migranti coinvolti, sia il risarcimento del danno subito sia la rimozione di questo", ovvero che possano ottenere "il visto umanitario per l'Italia e chiedere asilo, diritto a cui non avevano potuto avere accesso proprio a causa del respingimento".