Il quadro che emerge dal rapporto dell’Istat è la conferma di un trend di crescita negativo in termini socio economici e occupazionali del Sud d’Italia, che si consolida ogni anno che passa e indica come si stia allargando a dismisura la forbice con il resto del Paese.
Sarebbe opportuno che lo sviluppo del Mezzogiorno non rimanga un tema da affrontare “sotto l’ombrellone”, come ha fatto il Governo Renzi l’estate scorsa quando annunciò l’oramai mitico masterplan per il Sud e che rimane ancora oggi un oggetto misterioso.
È ora che tutta la politica passi, una volta e per sempre, dalle parole ai fatti, in quanto la crescita economica del Sud è la crescita dell’intero Paese.
Nel Sud, occorre ricreare quel clima di fiducia e speranza per i tanti giovani e un territorio accogliente per le imprese e cittadini, partendo da una fiscalità di vantaggio, e non di svantaggio come è oggi, per una tassazione locale più alta che in altre aree, che colmi il GAP produttivo tra le varie aree del Paese, valorizzando le eccellenze che vi sono e poi una pubblica amministrazione efficiente; legalità e, soprattutto, lavoro.
Roma, 7 Aprile 2016