Roma, 5 aprile 2016 - Il Consiglio dei Ministri nella riunione del 26 febbraio 2016, ha adottato il primo Piano nazionale d’azione contro la tratta e il grave sfruttamento degli esseri umani (PNA) per gli anni 20016-2018, a norma dell’articolo 9 del decreto legislativo 4 marzo 2014, n. 24. Questo anche “al fine di definire strategie pluriennali di intervento per la prevenzione e il contrasto al fenomeno della tratta e del grave sfruttamento degli esseri umani, nonché azioni finalizzate alla sensibilizzazione, alla prevenzione sociale, all'emersione e all'integrazione sociale delle vittime”, come si legge sul sito (pariopportunita.gov.it) .
Di recente, l’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) si è espressa con un apprezzamento per la recente adozione del Piano Nazionale: “sebbene arrivato con molto ritardo rispetto a quanto previsto dal D.Lgs. 24/14 di recepimento della Direttiva europea sulla tratta 2011/36/UE”.
Per ASGI, il Piano Nazionale “costituisce unimportante passo avanti per la definizione della strategia di Governo nel contrasto e prevenzione del crimine della tratta, ma anche nella protezione delle vittime”.
Tra i contenuti del Piano Nazionale, a cui hanno contribuito molte delle organizzazioni impegnate nel settore, vanno segnalate alcune previsioni di particolare rilevanza in considerazione della necessità che l’Italia adotti le misure previste dalla Direttiva europea:
- la formazione multidisciplinare di tutti i soggetti che potenzialmente entrano in contatto con le vittime di tratta e dunque in primo luogo forze dell’ordine, polizia di frontiera, operatori dei diversi centri di accoglienza, magistrati, operatori legali.
- la definizione di linee guida volte alla corretta identificazione delle potenziali vittime di tratta nei diversi contesti in cui questa può verificarsi, tra cui quello della procedura per il riconoscimento della protezione internazionale
- l’introduzione di un National Referral Mechanism, di cui l’Italia non è ancora dotata, volto a realizzare un sistema di cooperazione tramite cui gli attori statali adempiono ai propri obblighi per proteggere e promuovere i diritti umani delle vittime di tratta, in coordinamento con la società civile;
- l’ aggiornamento delle misure di accoglienza in modo da rispondere alle mutate fenomenologie e caratteristiche delle vittime;
- l’attuazione di misure di tutela specifiche per i minori vittime di tratta.
A.S.G.I. “auspica che il documento non rimanga solo una dichiarazione di intenti ma che costituisca il punto di partenza per la realizzazione degli obiettivi previsti e dunque delle azioni descritte”.
ALLEGATI
- Piano nazionale d’azione contro la tratta e il grave sfruttamento 2016 - 2018
- ALLEGATO 1 - Meccanismo Nazionale Referral
- ALLEGATO 2 - Linee guida rapida identificazione
- ALLEGATO 3 - Manuale ispettori del lavoro
- ALLEGATO 6 - Protection-first-book
- Decreto Legislativo 4 marzo 2014, n. 24 (GU, n. 60 del 13.03.2014)