Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 09/03/2016
Migranti: anche la Macedonia chiude i confini
Migranti: anche la Macedonia chiude i confini
09/03/2016  | Sindacato.  

 

La rotta dei Balcani è praticamente chiusa. Guardia costiera soccorre due gommoni nell'Egeo In salvo 53 persone, tra cui 13 donne e 13 minori

 

La Macedonia ha chiuso i suoi confini per i migranti, e dalla mezzanotte non si accettano più profughi nel centro di accoglienza di Gevgelija. Le autorità a Skopje hanno spiegato che ciò fa seguito alle decisioni di Slovenia Croazia e Serbia di non accettare più migranti senza documenti validi e di ripristinare il regime delle regole Schengen. Nessun migrante è entrato in Macedonia dalla Grecia nelle ultime ore, e in pratica la rotta dei Balcani è stata chiusa. La Slovenia dalla mezzanotte ha ripristinato in pieno il regime previsto dalle regole di Schengen alla frontiera con la Croazia, in conformità con l'accordo sulla chiusura della rotta migratoria balcanica raggiunto al vertice Ue-Turchia di lunedì a Bruxelles.

 

Nel darne notizia, l'agenzia slovena Sta aggiunge che la polizia consente l'ingresso in Slovenia solo agli stranieri in possesso di documenti validi per accedere all'area Schengen, a coloro che intendono richiedere la protezione internazionale e a chi necessita di assistenza umanitaria. Ieri il premier Miro Cerar, riferendosi alle conclusioni del summit di Bruxelles, aveva detto che la rotta balcanica non esiste più. "Il vertice ha lanciato un chiaro messaggio a tutti i trafficanti di profughi e ai migranti illegali sul fatto che la rotta balcanica non esiste più", aveva detto Cerar. Poco dopo la Serbia aveva fatto sapere che si comporterà di conseguenza adeguando alle decisioni Ue ogni suo passo in materia di migranti, e adottando misure reciproche ai confini con Macedonia e Bulgaria. "Non possiamo consentire che la Serbia si trasformi in un campo profughi", aveva detto il ministero dell'interno a Belgrado.

 

Guardia costiera soccorre due gommoni nell'Egeo

 

Nelle ultime ore la Cp 322 della guardia costiera italiana dislocata a Samos ha soccorso nell'Egeo 2 gommoni di migranti in difficoltà. Dal primo sono state tratte in salvo 10 persone, tutti maschi di origini pakistane mentre nel secondo intervento sono stati salvati 43 siriani tra i quali 13 donne e 13 minori.

 

Slovenia, Croazia e Serbia, è chiusa rotta balcanica

 

(AGI/EFE) - Zagabria, 9 marzo 2016 - Slovenia, Croazia e Serbia hanno cominciato oggi ad applicare le restrizioni alla frontiera per restaurare la normativa Schengen, il che suppone la chiusura effettiva della rotta dei Balcani per i rifugiati. La misura non ha previsto alcuna modifica alle frontiere di questi Paesi perché i rifugiati arrivano con il contagocce dopo la chiusura della frontiera della Macedonia con la Grecia alla fine di febbraio.

 

"A partire dalla mezzanotte non esiste più come finora la migrazione attraverso la rotta dei Balcani", ha indicato nella notte il ministero sloveno dell'Interno. In questo modo, questi Paesi non permetteranno il passaggio di grandi contingenti di rifugiati in treno o autobus, come successo negli ultimi mesi, e ogni persona sarà sottoposta a un controllo individuale.

 

Potranno entrare in Slovenia "solo gli stranieri che rispettino i requisiti per entrare nel Paese", cioè quelli con i passaporti e i visti validi per la zona Schengen. Inoltre potranno entrare nel Paese quelli che abbiano l'intenzione di chiedere asilo e a quelli che, in base a un'indagine personale, venga concesso i passaggio per ragioni umanitarie. (AGI)