(AGI) - Bruxelles, 4 mar. - Sono raddoppiati nel 2015 i richiedenti asilo in Europa: come informa Eurostat, oltre 1,2 milioni di migranti hanno presentato per la prima volta una richiesta di asilo negli Stati dell'Unione europea. Sugli 1.255.600 richiedenti asilo totali, circa un quarto sono siriani (362.800, il doppio rispetto al 2014). E' quasi quadruplicato il numero di richiedenti asilo afghani (178.200 domande) e moltiplicato per sette quello degli iracheni, che nel 2015 hanno raggiunto quota 121.500. Oltre un terzo delle domande di asilo é stato presentato in Germania, con 411.800 prime richieste (35% del totale). Seguono Ungheria (174.400 domande, pari al 14%), Svezia (156.100, pari al 12%), Austria (85.500 domande, pari al 7%) e Italia (83.200, pari al 7%).
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(AdnKronos) - L'Ue a 28 ha circa 508 mln di abitanti (il numero dei richiedenti asilo è quindi pari circa allo 0,24% della popolazione). Il numero di siriani che hanno chiesto protezione per la prima volta è raddoppiato nel 2015 rispetto all'anno precedente, a 362.800, mentre quello degli afghani è quasi quadruplicato a 178.200. Il numero degli iracheni si è moltiplicato per sette, raggiungendo quota 121.500.
Siriani, afghani e iracheni sono le tre principali nazionalità tra i richiedenti asilo per la prima volta, e rappresentano oltre la metà del totale dei richiedenti iniziali.
Nel 2015, il numero più elevato di richiedenti iniziali si è registrato in Germania (441.800, o il 35% del totale Ue), seguita dall'Ungheria (174.400 o il 14%), la Svezia (156.100, o il 12%), l'Austria (85.500 o il 7%), l'Italia (83.200 o il 7%), e la Francia (70.600 o il 6%). In confronto al 2014, il numero dei richiedenti asilo per la prima volta è aumentato in misura maggiore in Finlandia (+822%), Ungheria (+323%), Austria (+233%), Belgio (+178%), Spagna (+167%) e Germania (+155%). In Italia l'aumento è stato del 31%, da 63.655 a 83.245 unità, nettamente inferiore alla media Ue (+123%).
In rapporto alla popolazione, il numero più elevato di richiedenti registrati per la prima volta nel 2015 si è registrato in Ungheria (17.699 richiedenti per milione di abitanti), davanti alla Svezia (16.016), Austria (9.970), Finlandia (5.876) e Germania (5.441). Per contro, i numeri più bassi si sono avuti in Croazia (34 richiedenti per milione di abitanti), Slovacchia (50), Romania (52), Lituania (93). Nel 2015, in media ci sono stati nell'Ue 2.470 richiedenti asilo 'iniziali' per milione di abitanti.
Migranti: Gentiloni, la chiave è la cooperazione con la Turchia
Roma, 4 mar. (AdnKronos) - "La cooperazione con la Turchia è la chiave" per affrontare la crisi dei migranti. Lo ha detto oggi il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, sottolineando che il summit europeo con la Turchia di lunedì a Bruxelles "è un'opportunità per ribadire il messaggio" ad Ankara, chiedendo "concreti risultati" nel rafforzamento dei controlli alle frontiere e "un uso efficace" dei fondi europei.
Intervenuto in apertura del seminario dell'Ocse su migranti e sicurezza in corso alla Farnesina, Gentiloni ha ribadito che la crisi dei migranti non può essere risolta in modo rapido. Nel 2015 "è arrivato un milione di persone in Europa e le cose non cambieranno nel 2016". C'è "un imperativo morale a salvare vite umane" ma questa crisi "mette a rischio il futuro dell'Ue" ha continuato il ministro sottolineando che la crisi non può essere letta solo attraverso "la lente della sicurezza" che pure va garantita.
L'Europa "deve gestire e ridurre il flusso" dei migranti, ha proseguito Gentiloni e per farlo, oltre alla cooperazione con la Turchia, bisogna prevenire che Stati europei "prendano decisioni unilaterali e irreversibili", preservare Schengen e "andare oltre Dublino" con un sistema comune di rimpatri e asilo. La necessità "di ripensare la cooperazione in modo strategico e coordinato, tenendo conto dei flussi migratori", è stata poi sottolineata da Lamberto Zannier, segretario generale dell'Osce.
Secondo il diplomatico italiano potrebbe anche essere utile la nomina da parte dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico di un rappresentate speciale per le questioni dei migranti.