Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 19/02/2016
Ue all’Austria: tetto ai profughi illegale. Vienna: non torniamo indietro
Ue all’Austria: tetto ai profughi illegale. Vienna: non torniamo indietro
19/02/2016  | Sindacato.  

 

sole24ore09

 

di Vittorio Da Rold con articoli di Leonardo Maisano e Beda Romano

 

Vienna, 18 febbraio 2016 - Esplode il caso quote dell’Austria alla vigilia del vertice europeo su migranti e Brexit. Il tetto giornaliero e orario che l'Austria intende imporre sull'accoglienza dei richiedenti asilo «sarebbe chiaramente incompatibile con gli obblighi rispetto alle leggi Ue e internazionali», tra cui la Convenzione di Ginevra. Così il commissario Ue, Dimitris Avramopoulos, al ministro dell'Interno austriaco Johanna Mikl Leitner, in una lettera riservata. Avramopoulos ha bocciato anche le quote pensate per i richiedenti in transito e «sollecita a riconsiderare le misure unilaterali proposte». 

 

Nella lettera inviata oggi dal commissario Ue al ministro dell'Interno austriaco si legge che «le due misure che pianificate di attuare da domani sollevano preoccupazioni». «In primo luogo - osserva Avramopoulos - intendete introdurre regole sui migranti in transito in Austria. Tuttavia dovrebbe essere chiaro che il desiderio di transitare attraverso uno Stato membro per chiedere asilo in un altro Stato membro non è una ragione accettabile per concedere l'ingresso.  Le persone che hanno bisogno di protezione internazionale in principio dovrebbero chiedere asilo e restare nel primo Paese 'sicuro' che raggiungono. I richiedenti protezione internazionale non sono liberi di muoversi nello Stato di loro scelta». 

 

«In secondo luogo - afferma il Commissario Ue - pianificate di applicare un tetto al numero di richieste di asilo che l'Austria è pronta ad accettare, sia un livello annuale che giornaliero. Tale politica sarebbe chiaramente incompatibile con gli obblighi dell'Austria di fronte alla legge Ue e internazionale». «Date queste considerazioni - prosegue il documento - vi sollecito a riconsiderare le misure unilaterali che state proponendo». 

 

La risposta austriaca

 

Pronta la risposta austriaca alle accuse della Commissione. L'Austria va avanti per la sua strada, confermando le chiusure dei valichi di frontiera in attesa che l'Ue faccia la propria parte. Lo ha detto il cancelliere austriaco e socialdemocratico, Werner Faymann, al suo arrivo al vertice dei capi di Stato e di governo dei Paesi Ue  «Non siamo stati egoisti, e non abbiamo detto `Dublino impone a Grecia e Italia di farsi carico del problema´ dei migranti, ma una soluzione per cui l'Austria accolga tutti i rifugiati è inaccettabile». Di fronte alle critiche che arrivano dall'Europa per la decisione di reintrodurre i controlli alle frontiere, Faymann tira dritto. «Dopo 100mila rifugiati non posso dire agli austriaci che continueremo in questo modo. Adesso spetta all'Ue». Insomma la crisi tra Vienna e Bruxelles è scoppiata come una bomba al vertice sui  migranti rubando l’attenzione al Brexit.