I dati diffusi da Europol raccontano un fenomeno inquietante: chi scompare finisce spesso a lavorare in nero, e non si può escludere che qualcuno resti vittima del traffico d'organi. La rappresentante di Save the Children: "Il sistema non funziona, serve una legge che li tuteli"
Di Sara Dellabella
In Europa sono scomparsi nel nulla circa 10 mila minori, di cui la metà in Italia. A lanciare l'allarme è stato pochi giorni fa il capo dell'Europol che accende un faro sulla condizione dei minori stranieri non accompagnati che arrivano ogni anno in Europa senza un adulto di riferimento. Sono soprattutto adolescenti maschi che scappano da Eritrea, Somalia e Siria in cerca di un futuro diverso dalla guerra e che hanno come obiettivo il nord Europa dove già hanno un contatto familiare. "Il regolamento di Dublino – spiega Viviana Valastro di Save the Children – prevede che per i minori il ricongiungimento famigliare debba avvenire nel minor tempo possibile, cosa che nella pratica si tramuta in un anno d'attesa". Perchè dimostrare un legame famigliare per chi non ha documenti rischia di diventare un'impresa impossibile. Così secondo l'associazione, molti non aspettano i tempi delle procedure, e si allontanano ancora prima di arrivare nelle strutture di accoglienza governative sparse sul nostro territorio.
Nel 2015 sono arrivati in Italia 16.400 minori di cui 12.300 senza alcun adulto di riferimento. Circa la metà fa perdere le tracce subito dopo la primissima identificazione per proseguire il viaggio verso il nord, altri sognano semplicemente Roma o Milano. Questi ultimi sono soprattutto gli egiziani che in queste città godono di una comunità radicata alla quale si appoggiano. Racconta Save the Children "molti degli egiziani che abbiamo accolto in frontiera li abbiamo reincontrati ai mercati generali di Roma a scaricare le cassette di frutta, nelle pizzerie o negli autolavaggi dove lavorano ininterrottamente per 10-12 ore al giorno in cambio di 2 o 3 euro l'ora. Paghe da fame, ma che con il cambio egiziano paiono molti soldi".
La preoccupazione è però che molti ragazzi non spariscano sulle proprie gambe, ma che finiscano nelle reti criminali dello sfruttamento, del lavoro nero o peggio. L'Associazione dei medici stranieri in Italia sospetta che di fronte ad un numero così alto di scomparse possa celarsi anche il traffico di organi. Un dato allarmante che mette d'accordo tutti sulla necessità di riformare in fretta il sistema di accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. Ad oggi, secondo la legge, sono i sindaci i responsabili dei minori stranieri presenti sul territorio. Così il commissario di Roma Francesco Paolo Tronca sarebbe anche tutore di circa tremila minori stranieri. Una situazione paradossale, soprattutto nelle grandi città già oberate di problemi.
Spiega la rappresentante di Save the Children: "Si tratta di un modello che non funziona e che non garantisce la cura e la presa in carico dei minori". Le associazioni da mesi premono affinché la proposta di legge recante "Misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati" sottoscritta dalla deputata dem Sandra Zampa diventi presto legge.
Si tratta di una riforma complessiva della disciplina della protezione dei minori stranieri non accompagnati che arrivano in Italia, volta a superare le criticità che oggi fanno si che la metà dei ragazzi spariscano con tanta facilità dal controllo pubblico. Tra gli obiettivi della legge c'è l'avviamento di una cabina di regia in grado di regolare in modo organico, su tutto il territorio nazionale, la protezione e l’ospitalità dei piccoli migranti e l'istituzione di un albo di tutori volontari, che dopo un'attenta valutazione dei tribunali, possano veramente diventare un riferimento per chi si trova in Italia da solo e non come avviene oggi, una figura solamente burocratica ed assente. L'obiettivo dichiarato è che ogni minore abbia il proprio tutore.
Ma da più di un anno la proposta è ferma in commissione e per ora non ci sono margini che possa riavviarsi la discussione parlamentare. Intanto però, in Italia e in Europa i bambini continuano a sparire a causa della debolezza e dell'incapacità delle nostre democrazie che non riescono a tutelare neppure i più deboli lasciandoli letteralmente al proprio destino che non è il sogno di una vita migliore, ma solo stenti e sfruttamento.