Copenaghen , 26 gen. (AdnKronos) - Il Parlamento danese voterà oggi la controversa legge sull'immigrazione che prevede, tra l'altro, la confisca di denaro e beni di valore ai richiedenti asilo per coprire le spese della loro permanenza nel Paese. La proposta, presentata dal governo a metà dicembre, ha suscitato aspre critiche in patria e all'estero, in quanto ricorderebbe le spoliazioni dei nazisti ai danni degli ebrei deportati nei lager. Ma l'esecutivo di destra guidato dal premier, che si regge sull'appoggio esterno dello xenofobo Partito del popolo, si è difeso precisando che le misure previste mettono i migranti nella stessa condizione dei danesi senza lavoro, che se vogliono accedere al sussidio di disoccupazione devono vendere tutti i loro beni di valore superiori a 10mila corone (circa 1.350 euro).
Il governo voterà anche un'altro provvedimento che prevede l'allungamento dei tempi del ricongiungimento familiare, fino a tre anni nel tentativo di scoraggiare i parenti dei rifugiati a giungere nel paese. La Danimarca si aspetta di ricevere circa 20.000 richiedenti asilo nel 2016, rispetto ai 15.000 dello scorso anno e Copenaghen insiste sul fatto che le nuove leggi sono necessarie per arginare il flusso di rifugiati, nonostante sia la Danimarca che la Svezia abbiano recentemente chiuso le frontiere e reintrodotto i controlli di confine.