Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 14/12/2015
18 dicembre: la Convenzione ONU sui diritti dei lavoratori migranti compie 25 anni
18 dicembre: la Convenzione ONU sui diritti dei lavoratori migranti compie 25 anni
14/12/2015  | Sindacato.  

 

Un anniversario celebrato in sordina, con poche iniziative sparse, proprio nel momento di maggiore pressione migratoria. La Confederazione Europea dei Sindacati promuove un pubblico evento a Zagabria con “nuove idee per governare la crisi dei rifugiati in Europa”.

 

giornata-azione-globale-medium(redazionale) Roma, 18 dicembre 2015 – 25 anni fa l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite adottava la Convenzioneinternazionale sulla protezione dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie con risoluzione 45/158. Nel 1997, alcune organizzazioni asiatiche, per tentare di accelerare il processo di ratifica da parte di molti stati inadempienti, promossero una campagna per la celebrazione ufficiale di una giornata di sensibilizzazione e di azione dedicata.

 

La campagna venne raccolta anche in Europa ed in Italia numerose iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, In risposta l’ONU proclamò  il 4 dicembre del 2000 la giornata internazionale per i diritti dei lavoratori migranti. Nonostante questo, però, ad oggi hanno adottato la Convenzione soltanto 47 Stati.L’Italia non è tra questi e neppure nessun altro stato membro UE.  Eppure il lavoro degli stranieri (regolari) presenti nel nostro Paese contribuisce ad oltre il 10% del Pil nazionale. Inoltre, le zone d’ombra e le sacche di lavoro nero, spesso al limite del para schiavismo e più volte denunciate, non sono una rarità.

 

Tra i diritti fondamentali riconosciuti nella Carta vi sono il diritto a lasciare il proprio Paese d’origine, i diritti alla vita, a non essere sottoposti a tortura o a trattamenti inumani e degradanti, alla libertà di pensiero, coscienza e religione, senza alcuna distinzione in termini di età, sesso, credo religioso o condizioni di irregolarità nel paese ospitante. Un documento dunque importante a tutela dei diritti fondamentali della persona: tanto attuale quanto messo in sordina proprio quando milioni di profughi e migranti fuggono dalla guerra, ma anche dalla povertà. Mentre l’Europa è assediata dall’emergenza umanitaria non si parla più della ratifica della Convenzione anche da parte dei Paesi d’arrivo dei migranti.

 

Sono poche le iniziative promosse in ordine sparso in alcune città ad opera di una rete di associazioni e sindacati. E’ un errore.  La Confederazione europea dei sindacati celebra il 18 dicembre con un evento a Zagabria volendo mettere in relazione l’emergenza umanitaria ed l’importanza del lavoro immigrato per lo sviluppo economico e sociale anche dei Paesi del cosiddetto Primo Mondo.

 

La UIL parteciperà all’iniziativa CES di Zagabria, convinta che la crisi umanitaria rafforzi (non faccia venir meno) la necessità di ratificare quella convenzione e di valorizzare l’apporto che l’immigrazione dà specialmente ai Paesi che l’accolgono. E questo, se vale per la migrazione economica di cui andrebbero rafforzati i percorsi legali, a maggior ragione vale per chi fugge dalle quelle e dalle persecuzioni.