Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 18/11/2015
Analisi UIL a cura del Segretario Confederale UIL Guglielmo Loy
Analisi UIL a cura del Segretario Confederale UIL Guglielmo Loy
18/11/2015  | Economia.  

 

 

AUDIZIONE COMMISSIONI CONGIUNTE BILANCIO DEL SENATO DELLA REPUBBLICA E
DELLA CAMERA DEI DEPUTATI SUL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZE
 
ANALISI UIL A CURA DEL SEGRETARIO CONFEDERALE UIL GUGLIELMO LOY
 
20 Aprile 2015
 
 
 
 
Il Documento di Economia e Finanza (DEF), 2015 a parere della UIL presenta diverse sfumature di colore.
 
 
Per la prima volta dopo quasi 8 anni si torna a previsioni di crescita, seppur contenute, del PIL, dovute però molto a fattori e congiunture esterni, quali a titolo esemplificativo il Quantitative Easing, minori spese per interessi sul debito pubblico.
 
 
Ma la prima operazione da fare è neutralizzare le clausole di salvaguardia (aumento di IVA e Accise), per il 2016, che avrebbero fatto aumentare la pressione fiscale di 16 miliardi di euro l’anno e avrebbero avuto un effetto negativo sui consumi e sui redditi medio bassi.
 
 
Infatti in assenza di interventi volti ad evitare l’aumento dell’IVA e delle Accise la pressione fiscale passa dal 43,5% del 2014 al 43,7% del 2019, con picchi del 44,1% del biennio 2016-2017.
 
 
Contestualmente occorre evitare che i “risparmi” di 10 miliardi di euro alla spesa pubblica, e i 3,4 miliardi di euro provenienti dal riordino delle deduzioni e detrazioni fiscali, portino ad aumenti diretti ed indiretti delle tasse.
 
 
Infatti i tagli alla spesa (oppure risparmi come dice il Governo) soprattutto per Regioni ed Enti Locali, se non ancorati realmente ai costi standard o alla lotta agli sprechi, fanno presagire già una nuova ondata di aumenti delle tasse locali, come da noi denunciato nei giorni scorsi.
 
 
Difatti per il 2015 per oltre 5,1 milioni di contribuenti ci sarà un aumento del prelievo dell’IRPEF Regionale, che si aggiungono agli aumenti apportati lo scorso anno.
 
 
In “soldini”, significa passare da un gettito medio delle Addizionali di 362 euro medi pro capite nel 2013, ai 389 euro del 2015 con un aumento del 7,5% (17 euro medi).
 
 
Questi aumenti fanno il paio con quelli delle Addizionali comunali IRPEF aumentate lo scorso anno del 8,9% e con gli esborsi della TASI...
 
 
 
 
>>Nel link sottostante lo studio in pdf