Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 12/11/2015
Matrimoni misti, una sposa su due arriva dai Paesi dell’Est Europa
Matrimoni misti, una sposa su due arriva dai Paesi dell’Est Europa
12/11/2015  | Sindacato.  

 

In 1 matrimonio su 8 celebrato in Italia, almeno uno dei coniugi è straniero. Il report dell’Istat su “Matrimoni, separazioni e divorzi”

 

(www.stranieriinitalia.it) Roma – 12 novembre 2015 – Sempre meno coppie si dicono “sì” in Italia. Nel 2014 sono stati celebrati 189.765 matrimoni, circa 4.300 in meno rispetto all'anno precedente. Nel quinquennio 2009-2013, il calo è stato in media di oltre 10mila matrimoni all'anno. Nel complesso, dal 2008 al 2014 i matrimoni sono diminuiti di circa 57.000 unità.

 

A diminuire sono soprattutto le unioni tra sposientrambi italiani: 142.754 (considerando solo le prime nozze) nel 2014, oltre 40 mila in meno negli ultimi cinque anni (il 76% del calo complessivo). Una leggera flessione rispetto ai due anni precedenti si registra però anche nelle unioni in cui almeno uno sposo è straniero, che nel 2014 hanno raggiunto quota  24.230, il 12,8% del totale (1 su 8)

 

Lo dice ilreport su “Matrimoni, separazioni e divorzi” , riferito al 2014, pubblicato stamattina dall’Istat. Qui di seguitoi dati relativi ai matrimoni con almeno uno sposo straniero: 

 

“Nel 2014 sono state celebrate 24.230 nozze con almeno uno sposo straniero, il 12,8% del totale dei matrimoni, una proporzione in leggera flessione rispetto ai due anni precedenti. 

 

La frequenza dei matrimoni con almeno uno sposo straniero è notoriamentepiù elevata nelle aree del Nord e del Centro, in cui è più stabile e radicato l’insediamento delle diverse comunità straniere. Nel Nord-est quasi un matrimonio su cinque ha almeno uno sposo straniero (Prospetto 2), mentre al Sud e nelle Isole si registrano proporzioni pari rispettivamente al 6,3% e al 6,2% del totale delle nozze.

 

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I matrimoni misti (in cui uno sposo è italiano e l’altro straniero) ammontano a oltre 17.500 nel 2014 e rappresentano laparte più consistente dei matrimoni con almeno uno sposo straniero (72,2%).

 

 Nelle coppie miste, la tipologia più frequente è quella in cui lo sposo è italiano e la sposa è straniera; questo tipo di matrimoni riguarda il 7,2% (13.661 nozze celebrate nel 2014) delle celebrazioni a livello medio nazionale e quasi il 10% nel Nord-est e nel Centro. Le donne italiane che hanno scelto un partner straniero sono 3.845 nel 2014, il 2,0% del totale delle spose: quest’ultima tipologia di unioni mostra la flessione più marcata (erano oltre 6.300 nel 2008).

 

Una sposa straniera su due è cittadina di un paese dell’Est Europa

 

Uomini e donne italiani mostrano una diversa propensione a contrarre matrimonio con un cittadino straniero non solo in termini di frequenza, ma anche per quanto riguarda altre caratteristiche degli sposi, come la cittadinanza (Prospetto 3).

 

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Gli uomini italiani che nel 2014 hanno sposato una cittadina straniera hanno nel 19,6% dei casi una moglie rumena, nel 10,7% un’ucraina e nel 6,6% una russa. Nel complesso una sposa straniera su due è cittadina di un paese dell’Est Europa. Le donne italiane che hanno sposato un cittadino straniero, invece, hanno scelto più spesso uomini provenienti dal Marocco (13,5%), dall’Albania (8,2%) e dalla Tunisia (6,3%). Complessivamente, in questa tipologia di coppia, quasitre sposi stranieri su 10 sono cittadini di un paese africano. Un altro 22% è rappresentato, invece da cittadini dell’Europa occidentale o degli Stati Uniti.

 

Tra i matrimoni di cittadini stranieri quelli tra rumeni sono i più numerosi

 

Le nozze celebrate in Italia tra cittadini entrambi stranieri sono 6.724 (il 3,5% dei matrimoni totali) si riducono di molto quando si considerano solo quelli in cui almeno uno dei due è residente (4.728 nozze in totale). Il nostro Paese esercita, infatti, un’attrazione per numerosi cittadini provenienti soprattutto da paesi a sviluppo avanzato, che lo scelgono come luogo di celebrazione delle nozze.

 

I matrimoni tra rumeni

 

Sono i più diffusi in valore assoluto (940 matrimoni nel 2014, pari al19,9% del totale dei matrimoni tra sposi stranieri residenti), seguiti da quelli di nigeriani (395 nozze, l’8,4%) e di moldavi (273 matrimoni, il 5,8%).

 

Tenendo conto dell’ammontare delle diverse comunità si rileva la più alta propensione a sposarsi in Italia per i cittadini nigeriani (5,5 matrimoni ogni mille residenti) seguiti dai moldavi (1,8 per mille) e dai rumeni (0,8 per mille). In altre comunità immigrate, altrettanto numerose, ci si sposa in Italia meno frequentemente, come ad esempio tra i cittadini marocchini o gli albanesi (0,5 matrimoni per mille residenti).

 

Le ragioni di questi diversi comportamenti vanno ricercate, verosimilmente, neiprogetti migratori e nelle caratteristiche culturali proprie delle diverse comunità. In molti casi i cittadini immigrati si sposano nel paese di origine e i coniugi affrontano insieme l’esperienza migratoria, oppuresi ricongiungono nel nostro Paese quando uno dei due si è stabilizzato”.