Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 29/09/2015
Cittadinanza, la riforma al dibattito in aula alla Camera
Cittadinanza, la riforma al dibattito in aula alla Camera
29/09/2015  | Sindacato.  

 

Roma, 29 settembre 2015 - Si è tenuta questa mattina, presso la sala stampa della Camera dei Deputati, la conferenza stampa indetta dalla rete "L'Italia sono Anch'io". L'iniziativa si confrontava sul testo di riforma  della legge sulla cittadinanza uscito dalla I Commissione, giunto ieri in aula, per l'approvazione. Presenti esponenti della rete, tra cui la UIL, la Cgil, l’Arci, L’Asgi, la rete G2 seconde generazioni, Lunaria. Hanno partecipato anche alcuni deputati tra cui Bianchini Ncd, Costantini Sel e Fabbri del PD. Discreta la presenza di giornalisti.

 

Approccio della rete abbastanza positivo con un giudizio sostanzialmente favorevole alla legge proposta, sia pure con molti distinguo su di una serie di aspetti, che si vorrebbe fossero corretti nell’ambito del dibattito parlamentare:

 

a) il requisito del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, da parte di almeno uno dei genitori che fa la domanda di cittadinanza. Questo presuppone disporre dei requisiti richiesti dall'ex carta di soggiorno tra cui il reddito (5.800 € lordi annui per ogni membro della famiglia); idoneità alloggiativa, ecc.

 

L’introduzione del requisito del permesso di soggiorno di lungo periodo (invece che la semplice residenza legale) è considerato dalla rete come una  discriminazione (basata sul censo) di una parte dei bambini i cui genitori non l'hanno richiesta. Si propone in alternativa il requisito del soggiorno legale; nessun problema sullo ius culturae (chi arriva in Italia sotto i 12 anni può diventare italiano se ha completato un ciclo scolastico e –nel caso della primaria – se lo ha superato);

 

b) Efficacia retroattiva: va introdotta una norma transitoria che dia la possibilità - a chi abbia maturato i requisiti previsti dalle nuove norme di legge, ma abbia superato i 19 anni (e fino ai 23) - di poter fare comunque richiesta di cittadinanza sulla base della nuova legge;

 

c) Potestà genitoriale - Attribuzione del diritto a fare la domanda a chi esercita la potestà genitoriale (nel testo di legge si dice che può farlo uno dei due genitori). Si tratta di evitare scelte fatte non nell'interesse del minore e comunque in assenza di accordo tra i due genitori;

 

d) Naturalizzazione - E' stata criticata la scelta di escludere dalla riforma la parte riguardante la naturalizzazione (adulti che richiedono la cittadinanza italiana dopo 10 anni di residenza in Italia); e) Disabilità - Va risolto il problema delle persone con disabilità psichica impossibilitate a fare il giuramento per diventare italiani. In molti casi le autorità preposte hanno negato loro questo diritto.

 

f) Comunitari- Va data la possibilità di richiedere la cittadinanza anche per i minori figli dei comunitari, aspetto assente dalla proposta della I Commissione. Il tema riguarda 2,6 milioni di persone e non può essere accantonato.   

 

Da segnalare alcuni dati forniti da Marilena Fabbri PD: su circa 5 milioni di stranieri 2,6 sono comunitari. Tra i 2,4 milioni di extracomunitari 1,6 milioni sarebbe in possesso della carta di soggiorno. I figli minori dei 2,4 milioni sarebbero circa 700 mila. La riforma, dunque, se i dati sono veri riguarderebbe oltre 450 mila bambini.