Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 22/09/2015
Migranti: Croazia, tafferugli tra polizia e profughi
Migranti: Croazia, tafferugli tra polizia e profughi
22/09/2015  | Sindacato.  

 

Nel villaggio di Opatovac, dopo che ad alcuni richiedenti asilo è stato impedito di entrare in un centro di accoglienza

 

(ANSA) ZAGABRIA, 22 settembre 2015 - Tafferugli sono scoppiati tra la polizia croata e profughi, nel villaggio di Opatovac, dopo che ad alcuni richiedenti asilo è stato impedito di entrare in un centro di accoglienza recentemente aperto con lo scopo di registrare coloro che cercano rifugio in Europa. La situazione ha cominciato a degenerare quando le forze di sicurezza non sono state più in grado di gestire il flusso di profughi che volevano entrare nel centro. La polizia ha quindi respinto i richiedenti asilo al cancello principale e ha chiesto loro di sedersi e aspettare il proprio turno. La Croazia ha organizzato l'accoglienza dei profughi cercando di mettere ordine nel caos inesorabile che ha colpito il paese dal 15 settembre, quando l'Ungheria ha chiuso la sua frontiera con la Serbia. Decisione che ha deviato ondate di persone in fuga dal conflitto in Medio Oriente, Africa e Asia verso la Croazia.

 

Confine chiuso, Belgrado aspetta fino alle 14 - Se la Ue non reagirà entro le 14 di oggi alla decisione unilaterale della Croazia di chiudere ai mezzi pesanti il valico di frontiera serbo-croato di Batrovci-Bajakovo, Belgrado adotterà contromisure adeguate. Lo ha detto il premier serbo Aleksandar Vucic, che ha definito il comportamento di Zagabria "uno scandalo di proporzioni incredibili".

 

Fila 10 km di camion a confine Serbia-Croazia  - E' di oltre dieci km la fila di camion fermi al posto di frontiera serbo-croata di Batrovci-Bajakovo, dopo la decisione ieri delle autorità di Zagabria di chiudere il valico ai mezzi pesanti, in polemica con Belgrado accusata di smistare verso la Croazia la massa di migranti e profughi provenienti da sud. Il valico e' importante perche' corre lungo l'autostrada Belgrado-Zagabria, collegamento strategico tra Balcani e Europa centrale. E' regolare invece il traffico automobilistico. Il governo serbo ha duramente protestato per tale decisione, definita irresponsabile e in violazione dell'accordo di associazione e stabilizzazione (Asa) tra Ue e Serbia, e ha minacciato contromisure. Di questo parlerà il governo di Belgrado in una seduta straordinaria convocata nel primo pomeriggio. Anche gli altri sette valichi di frontiera fra Croazia e Serbia sono stati chiusi dalle autorità di Zagabria.

 

Ocse, fino a un milione di rifugiati in 2015  - "L'Europa raggiungerà nel 2015 un livello senza precedenti di richiedenti asilo e rifugiati, salendo fino a un milione di procedure d'asilo": è quanto scrive l'Ocse nel documento sulle prospettive migratorie presentato oggi a Parigi

 

Ocse, costi umani spaventosi - "L'attuale crisi umanitaria è senza precedenti. I costi umani sono spaventosi e inaccettabili": è quanto scrive l'Ocse nel rapporto sulle prospettive migratorie internazionali presentato oggi a Parigi.

 

Germania si aspetta accordo distribuzione 120mila profughi - La Germania si aspetta che nel consiglio dei ministri dell'Interno si arriverà ad un accordo sulla distribuzione di 120 mila richiedenti asilo nell'Ue. È quanto hanno sostenuto fonti di governo a Berlino.

 

Migranti: Ue, ambasciatori ancora riuniti - Continua stamani la maratona negoziale degli ambasciatori dei 28 in vista del consiglio Interni straordinario di oggi pomeriggio a Bruxelles, per tentare di risolvere il rebus di 120mila ricollocamenti su scala Ue (15.600 da Italia). Repubblica Ceca, Slovacchia e Romania restano contrari, ma la presidenza lussemburghese di turno continua a lavorare per cercare di raggiungere una decisione all'unanimità. I numeri per la maggioranza qualificata ci sono, ma il voto avrebbe come conseguenza spaccature politiche.

 

Migranti: Unhcr, programma ricollocazione non basta - La riunione dei leader dell'Ue a Bruxelles di domani potrebbe essere l'ultima occasione di fornire una "risposta coerente" alla crisi di rifugiati e migranti in corso, ma, da solo, un programma di ricollocazione non basterà a stabilizzare la situazione. Lo ha affermato oggi l'Alto commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr). Dall'inizio dell'anno 477.906 persone sono arrivate in Europa via mare e con "una media di 6mila nuovi arrivi al giorno": sono necessari "investimenti su larga scala", ha detto a Ginevra la portavoce dell'Unhcr, Melissa Fleming.

 

Serbia, 2 mila arrivi in 24 ore da Macedonia - Continua incessante il flusso di migranti e profughi in entrata in Serbia al confine meridionale con la Macedonia. Come riferiscono i media, nelle ultime 24 ore gli arrivi al centro di accoglienza di Presevo (sud della Serbia) sono stati circa 2 mila. I migranti della rotta balcanica proseguono con ogni mezzo attraverso la Serbia verso la Croazia e la Slovenia, nel loro viaggio che ha come destinazione finale la Germania e altri Paesi del nord Europa.

 

Repubblica Ceca,no a quote ridistribuzione profughi - La Repubblica Ceca è determinata a respingere il piano dell'Ue sulle quote obbligatorie per la ridistribuzione dei profughi. Il Ministro dell'Interno ceco Milan Chovanec all'aeroporto di Praga, prima di partire per Bruxelles - dove oggi si tiene il Consiglio europeo straordinario dei ministri dell'Interno e domani il Vertice Ue sulla crisi dei rifugiati - ha detto che "si tratta di un gesto politico vuoto". Al suo fianco, il premier Bohuslav Sobotka, ha aggiunto: "siamo certi che il sistema non funzionerà."