Da http://frontex.europa.eu/ 2015-09-14
Più di 500.000 migranti sono stati rilevati alle frontiere esterne dell'UE nei primi otto mesi di quest'anno dopo che un quinto record mensile consecutivo è stato registrato nel mese di agosto, quando 156.000 persone hanno varcato i confini dell'UE. Tuttavia, un gran numero delle persone rilevate al confine ungherese con la Serbia era già stato conteggiato quando i profughi sono arrivati in Grecia dalla Turchia un paio di settimane prima. In confronto, in tutto il 2014, ci sono state 280.000 rilevazioni alle frontiere dell'UE.
Le isole greche hanno di nuovo visto il maggior numero di rilevamenti nel mese di agosto, con circa 88.000 persone censite, un aumento di 11 volte rispetto allo stesso mese del 2014. Quasi tre quarti delle persone arrivate dalla Turchia erano siriani.
"Le isole greche continuano ad essere sotto una pressione migratoria intensa. Proprio la settimana scorsa, Frontex ha offerto personale aggiuntivo per aiutare a identificare e registrare i nuovi arrivi da Lesbo e Kos, isole particolarmente investite dalla pressione migratoria”, ha detto il direttore esecutivo di Frontex, Fabrice Leggeri.
I migranti in arrivo dalla Turchia raccontano di scafisti sempre più aggressivi e crudeli, che ignorano il peggioramento delle condizioni meteo e forzano i migranti su gommoni sovraffollati per spremere un profitto più grande per ogni viaggio.
Un gran numero di migranti che arrivano in Grecia si fanno strada verso l'Ungheria, dove il numero di rilevamenti presso il confine con la Serbia è aumentato di 20 volte a oltre 52 000 nel mese di agosto, portando il numero complessivo nei primi 8 medi del 2015 a quota 155.000.
L’Italia ha rilevato circa 13.000 migranti nel mese di agosto, quasi la metà del numero dello stesso mese del 2014. Si tratta principalmente di persone, arrivati attraverso la Libia, provenienti da Eritrea e un certo numero di paesi sub-sahariani, anche se un numero crescente di loro risulta partito dalla Turchia.
Dall'inizio dell'anno, 106.000 migranti sono stati salvati nel Mediterraneo centrale, il 6 per cento in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. E' importante notare che la maggior parte dei salvataggi ha avuto luogo più vicino alla costa libica che alle frontiere marittime dell'UE.