Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 01/09/2015
Asilo politico. Boldrini: «Standard comuni Ue e basta demagogia»
Asilo politico. Boldrini: «Standard comuni Ue e basta demagogia»
01/09/2015  | Sindacato.  

 

"Se non c'e' uno stesso metodo di valutazione, tutti vogliono andare dove c'è più disponibilità». «I profughi hanno il cellulare? È gente come noi, fuggita dalle bombe»

 

Roma - 1 settembre 2015 - "Mi sono occupata per 15 anni di diritto d'asilo e credo che sia un tema sul quale l'Unione Europea possa avviare una vera politica di integrazione, che implica anche uniformare gli standard di protezione e di assistenza".

 

Così la presidente della Camera Laura Boldrini, intervistata oggi dal Corriere della Sera.

 

"Un somalo che arriva in Italia - sottolinea Boldrini - può ottenere il diritto di asilo ma non se arriva in un altro Paese, e viceversa. Se non c'e' uno stesso metodo di valutazione - ha sottolineato - è ovvio che tutti vogliono andare laddove c'è più disponibilità di vedere accolta la richiesta d'asilo".

 

"C'è chi si meraviglia - aggiunge la presidente della Camera - che persone che attraversano il mare sui barconi abbiano il cellulare, senza capire che si tratta di gente che fino a un momento prima aveva esattamente lo stesso nostro stile di vita, ma è dovuta fuggire dai bombardamenti e dalla violenza. In Italia, comunque, il diritto d'asilo non viene riconosciuto a chiunque lo chieda: ci sono commissioni che incontrano i richiedenti e decidono, dicendo anche dei no".

 

Secono Boldrini alla Camera "questo argomento viene affrontato da alcuni gruppi in modo ideologico e ciò non aiuta l'approfondimento, mentre temi come immigrazione e asilo, troppo importanti per farne materia di demagogia, dovrebbero essere trattati in modo da trovare le soluzioni e non con ricette semplicistiche, e per questo impraticabili".

 

"I muri sono la soluzione che fa piu' breccia, ma che non risolve perche' la gente disperata, quella che fugge dalle bombe in Siria o dalle persecuzioni in Eritrea riesce ad arrivare lo stesso. L'Europa - conclude la terza carica dello Stato - non è riconosciuta e rispettata nel mondo perchè fa muri, ma perchè è quella dell'economia sociale, del welfare, del rispetto dei diritti".