25/08/2015
| Sindacato.
Un dato che fa emergere la crescita quantitativa degli avviamenti al lavoro non può che essere accolto con soddisfazione. Con altrettanta schiettezza, però, va sottolineato un altro dato che può e deve preoccupare: non cresce più la quota di lavoro stabile rispetto a quello temporaneo come nei primi mesi dell'anno.
Ciò potrebbe indicare che le imprese non scommettono più sulla continuità del lavoro. La risposta ovviamente è nella crescita ma, anche in un sistema di incentivi tesi a ridurre il costo del lavoro, operazione da fare, però, rafforzando il salario netto e non penalizzando la condizione previdenziale dei lavoratori.