Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 25/06/2015
Le raccomandazioni della CES ai Governi Nazionali e all’Unione Europea
Le raccomandazioni della CES  ai Governi Nazionali e all’Unione Europea
25/06/2015  | Sindacato.  

 

 

Le raccomandazioni della CES ai Governi Nazionali e all’Unione Europea su come superare gli ostacoli legati alla mobilità dei lavoratori frontalieri in Europa.
 
 
Adottato dal Comitato Esecutivo della CES durante l’incontro avvenuto il 10 e l’11 Marzo 2015.
 
 
 
Riassunto
 
 
Pur non rappresentando una parte significativa del mercato del lavoro dell’UE (non più di 1,2 milioni, secondo la Commissione Europea), i lavoratori frontalieri apportano un importante contributo all’economia di molti Stati Membri, ma la loro esperienza fatta di particolari problemi limita il loro diritto alla libera circolazione attraverso le frontiere.
 
 
Anche se è possibile identificare abbastanza facilmente i frontalieri, la definizione “di fatto” è un problema molto più complesso. Al momento non c’è un’unica definizione di lavoro frontaliero che è unanimemente accettata nei testi legislativi, che includa questioni particolarmente sensibili riguardo questo tipo di impiego.
 
 
I lavoratori frontalieri affrontano gli stessi ostacoli che riguardano gli altri lavoratori mobili, con la differenza però che sono anche colpiti da specifiche discriminazioni legate al fatto che loro lavorano in un paese, ma risiedono in un altro.
 
 
Ci sono quattro aree che potrebbero costituire degli ostacoli specifici alla libera circolazione dei frontalieri: la previdenza sociale e le indennità sociali; imposte dirette e vantaggi fiscali; diritto del lavoro, normative riguardanti l’ingresso e il soggiorno di cittadini di paesi terzi...