Roma, 25 giu.(AdnKronos) - Colf e badanti in calo nel 2014. Stando ai dati registrati dall'Inps infatti, nello scorso anno sono 'spariti' 54.940 mila collaboratori domestici come attesta il calo del 5,8% dei contributi versati nel 2014 rispetto all'anno precedente per 898.429 lavoratori. A scattare la fotografia é uno studio dell'ente di previdenza sulle Statistiche per lavoratori domestici che imputa il calo "quasi tutta alla componente maschile e immigrata".
A salire, in controtendenza con il dato complessivo, é invece il numero dei lavoratori domestici di nazionalità italiana, che aumenta del 4,3% (205.789 nel 2014 contro 197.373 nel 2013). Anche nel 2014 si conferma la netta prevalenza delle donne, 781.392 (l'87% del totale), rispetto agli uomini, che sono 117.037. Un 'popolo' di collaboratori domestici che lavorano per lo più come colf, che sono il 59,5% del totale, mentre le badanti assorbono il 40,5% dell'occupazione.
Per quanto riguarda l'età anagrafica la maggior parte dei collaboratori si aggira intorno ai 45-49 anni, (147.604 pari al 16,4%). Il 9,3% ha invece un'età superiore ai 60 anni, mentre solo il 2,7% ha un'età inferiore ai 25 anni. Geograficamente parlando i lavoratori domestici sono maggiormente concentrati nel Nord-Ovest (30,0%) e al Centro (28,6%). Nel Nord-Est si trova il 19,7% degli occupati, mentre al Sud e nelle Isole, rispettivamente, il 12,8% e l'8,8%. La regione con la massima presenza di lavoratori domestici é la Lombardia (18,4%), seguita dal Lazio (15,2%), dall'Emilia Romagna (9,1%), Toscana (8,4%) e Piemonte (8,1%).