(www.stranieriinitalia.it) Budapest - 24 giugno 2015 - "La zattera è piena". Il portavoce del governo ungherese Zoltan Kovacs ha spiegato così, ieri, la decisione di Budapest di sospendere unilateralmente il regolamento "Dublino III", che regola le richieste d'asilo nell'Ue.
Secondo quel regolamento, sempre più contestato dagli Stati "di frontiera" per l'immigrazione, Italia compresa, sono i Paesi di primo ingresso a doversi fare carico dei richiedenti asilo. Con la mossa annunciata ieri, le autorità magiare non accetteranno più che altri Paesi rimandino sul loro territorio dei richiedenti asilo che sono riusciti a sfuggire ai controlli e all'identificazione in Ungheria per non presentare lì la domanda e andare altrove.
Dall'inizio dell'anno circa 60 mila persone sono arrivate in Ungheria dopo aver attraversato il confine con la Serbia. Lo stesso confine dove il governo di Budapest ha intenzione di costruire un muro. La maggior parte di quelle persone vogliono in realtà proseguire il loro viaggio verso la Germania o i paesi del Nord Europa, passando attraverso Austria e Repubblica Ceca.