Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 09/04/2015
Brescia, respinte all’80 % le domande di regolarizzazione di stranieri del 2012
Brescia, respinte all’80 % le domande di regolarizzazione di stranieri del 2012
09/04/2015  | Sindacato.  

 

Oltre 4 mila domande respinte, contro una media nazionale di rigetti del 20%. La prefettura avrebbe applicato un’interpretazione restrittiva delle norme.

 

(redazionale) Giovedì 9 aprile 2015 - E’ praticamente un’ecatombe: su 5222 domande di regolarizzazione presentate, 1131 approvate e 4091 respinte, con le più svariate motivazioni: dall’incompletezza dei documenti, alla non presentazione dei datori di lavoro allo sportello unico, ma anche la non comprovata presenza del lavoratore straniero in Italia prima del 31 dicembre 2011. La procedura di emersione dall’irregolarità fu avviata nel settembre 2012, in fase di applicazione della legge 94 che recepiva la direttiva 52/2009/CE. Era già di per sé costosa, complicata e limitativa.  La crisi economica ha fatto il resto: a Brescia la percentuale di permessi negati è esattamente invertita rispetto a quella della media nazionale, tanto che il capo del Dipartimento Immigrazione del Viminale, Mario Morcone, ha definito la situazione sconcertante. In effetti, a livello nazionale la media di accettazione è dell’80% e la situazione bresciana può essere spiegata solo con l’atteggiamento scelto dalla prefettura locale, chiaramente di carattere restrittivo nell’interpretazione delle norme. Sindacati ed associazioni della città sono scesi più volte in piazza ed ora a Roma hanno incontrato il Prefetto Morcone.

 

Ieri si è tenuto a Roma l’incontro tra il capo Dipartimento Libertà Civili e  Immigrazione del Ministero dell’interno, prefetto Mario Morcone, e la delegazione bresciana composta dall’assessore Marco Fenaroli, dall’avvocato Sergio Pezzucchi, (portavoce dell’Associazione Diritti e del presidio degli immigrati in lotta) e da avvocati di sindacati e patronati (i legali degli sportelli per l’immigrazione di Centro migranti, Acli, Cgil, Cisl e Uil). Il tema del vertice riguardava una  sanatoria che ha “bloccato” (o respinto) i permessi di soggiorno dei migranti a Brescia. L’esito dell’incontro ha riacceso qualche spiraglio di speranza per gli immigrati: verranno infatti  riaperte le pratiche della sanatoria 2012 rigettate a causa dell’applicazione, solo a Brescia, “di criteri penalizzanti, in particolare quello relativo alla prova di presenza”, come riferisce l’Associazione Diritti per tutti. In particolare, è stato spiegato dall’assessore Fenaroli, uno dei punti da rivalutare  è quello del requisito della permanenza in Italia entro il dicembre 2011, rispetto al quale a Brescia si è seguito un criterio interpretativo più restrittivo che nelle altre province. Venerdì 10 aprile verrà nominato il nuovo prefetto, che avrà un mandato specifico per affrontare la situazione bresciana. Gli attivisti ed i migranti bresciani hanno fissato, per venerdì 10 aprile alle 17,30,  in Piazza Rovetta a Brescia, un presidio-festa dove si decideranno i prossimi appuntamenti della mobilitazione per i permessi di soggiorno.

 

L’impegno del Viminale è quello di riaprire la partita. Ci auguriamo che si scelga la via del buon senso.