La misurazione dei livelli di partecipazione della popolazione adulta alle attività di lifelong learning, e il relativo andamento nel tempo, sono oggetto di sistematica attenzione da parte delle istituzioni europee da almeno quindici anni. Si tratta di un tema che ha una lunga tradizione in molte delle culture che compongono il mosaico europeo; pertanto, non sorprende l’attenzione che gli è riservata: una cittadinanza (e una forza lavoro) propensa alla costante manutenzione delle proprie competenze rappresenta uno dei cardini attorno al quale tentare di realizzare l’ambizioso progetto di rendere l’Europa l’economia basata sulla conoscenza più competitiva al mondo, ma capace al tempo stesso di essere anche equa e inclusiva. In particolar modo, a livello comunitario, l’attenzione si è focalizzata sui livelli di partecipazione della popolazione adulta in età attiva2, fissando precisi parametri da raggiungere entro un arco di tempo stabilito.