Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 30/03/2015
Le vittime di tratta e i flussi dei richiedenti asilo: uno strumento per l'identificazione e la tute
Le vittime di tratta e i flussi dei richiedenti asilo: uno strumento per l'identificazione e la tute
30/03/2015  | Sindacato.  

 

integrazione-migranti

 

(28 marzo 2015) Le persone coinvolte nella tratta di esseri umani, in particolare le giovani e giovanissime donne nigeriane sfruttate con l'inserimento coatto nei circuiti di prostituzione, confluiscono sempre più spesso nei percorsi dei richiedenti asilo.

 

Come evidenziato da recenti studi, nella gestione delle accoglienze dei profughi, è stato rilevato un problema riguardo alla individuazione della vittima di tratta, a vari livelli di responsabilità e nelle varie fasi di potenziale intercettazione della vittima.

 

Le vittime di tratta confluiscono spesso nei percorsi dei richiedenti asilo perché gli sfruttatori indicano loro di seguire questa procedura, in modo da poter avere una ricevuta che, esibita in caso di controllo, permetta loro di non essere mandate in un CIE. Questa modalità è coercitiva e non può essere valutata come strumentale. La vittima di tratta è sempre in una situazione di estrema debolezza. La situazione di illegalità di cui è permeata per tanto tempo incide molto sul suo percorso e sulla sua vulnerabilità, così come il forte legame con chi l’ha introdotta allo sfruttamento (a volte, una persona ben conosciuta dalla vittima).

 

Il Protocollo d’intesa tra la Cooperativa Dedalus e la Prefettura di Napoli, che verrà presentato nell’evento organizzato a Napoli il 30 marzo alle ore 10.30 presso la Prefetturadi Napoli, in Piazza del Plebiscito, nella Sala Profili (III piano), vuole intervenire su questo delicato ambito e mira a individuare strumenti e metodologie comuni per l’identificazione delle vittime di tratta e sfruttamento all’interno dei percorsi rivolti ai richiedenti asilo e per migliorare l’offerta dei servizi, superando la frammentazione degli interventi.

 

Attraverso il Protocollo, si mira a strutturare un rapporto di costante interlocuzione fra le diverse componenti che operano nei percorsi rivolti a vittime di tratta e richiedenti asilo, per superare la frammentazione degli interventi e migliorare la qualità delle risposte offerte dai servizi.

 

Prenderà parte all’evento il Prefetto di Napoli, Dott.ssa Gerarda Pantalone; la Dott.ssa Gabriella D’OrsoViceprefetto e Dirigente dell’area immigrazione, presenterà il progetto e introdurrà i lavori.

 

La presentazione del report sul lavoro svolto verrà svolta da Andrea Morniroli e Glauco Iermano della Cooperativa sociale Dedalus, Simona Marino,  Delegata alle Pari Opportunità del Comune di Napoli e Salvatore Fachile, Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione.

 

Concluderanno i lavori gli interventi di Roberta Gaeta, Assessore al Welfare con delega alle politiche sociali e all'immigrazione Comune di Napoli, Rosanna Romano, Direzione Generale per le Politiche Sociali Regione Campania, On. Giovanna Martelli, Consigliera del Presidente del Consiglio dei Ministri in materia di Pari Opportunità.