Inclusione finanziaria di segmenti della popolazione non “bancarizzati” ed evoluzione verso profili finanziari più evoluti, promozione dell’imprenditoria immigrata: sono questi i campi in cui l’Osservatorio Nazionale sull’inclusione finanziaria dei migranti si propone di individuare e raccogliere le migliori e più innovative pratiche realizzate sul territorio nazionale. Iniziativa promossa dall’Osservatorio Nazionale sull’inclusione finanziaria dei migranti – Laboratori Territoriali di Roma e Milano
Roma, 12 marzo 2015 - Oltre 2,5 milioni il numero dei conti correnti presso banche e BancoPosta intestati a cittadini immigrati (pari all’88% dei migranti residenti in Italia), percentuale cresciuta di circa il 40% dal 2010. Oltre il 60% dei migranti possiede una carta di credito, circa il 50% utilizza un libretto di deposito; rilevante l’incidenza dei servizi di internet banking, passata dal 22% del 2010 al 40% del 2013. In forte crescita anche l’utilizzo dei prodotti assicurativi diversi dal RC auto, sintomo di una maggior consapevolezza della necessità di coprire rischi, consapevolezza correlata alla crescente stabilizzazione ed inclusione finanziaria dei migranti (Terzo rapporto dell’Osservatorio Nazionale sull’Inclusione Finanziaria dei migranti).
497.080 le imprese che alla fine del 2013 risultavano condotte da cittadini migranti (Fonte Unioncamere), con un’incidenza dell’8,2% sul totale. Il dinamismo che la componente migrante si lega anche a una crescente capacità di aprirsi a forme di impresa più complesse, come il Terzo Rapporto dell’Osservatorio mette in luce con un approfondimento sull’impresa evoluta a titolarità immigrata in quattro territori campione.
Sono questi i dati di contesto della ricerca promossa dall’Osservatorio Nazionale sull’inclusione finanziaria dei migranti. Prima esperienza nel panorama italiano ed europeo, l’Osservatorio Nazionale per l’inclusione Finanziaria è un progetto pluriennale, nato dalla collaborazione fra l’ABI e il Ministero dell’Interno, grazie ad un finanziamento del Fondo Europeo per l’integrazione dei cittadini di Paesi terzi, e gestito dal Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI).
L’Osservatorio intende fornire uno strumento di analisi e monitoraggio costante e organico del fenomeno dell’inclusione finanziaria dei migranti quale condizione necessaria per accelerare e rafforzare il processo di partecipazione degli immigrati alla vita del Paese (www.migrantiefinanza.it).
All’interno delle attività dell’Osservatorio Nazionale sono stati costituiti due Laboratori Territoriali su Roma e Milano, con l’obiettivo di individuare e successivamente sperimentare delle policy a livello territoriale in tema di inclusione finanziaria.
L’evoluzione del processo di inclusione finanziaria dei cittadini migranti, va di pari passo con il processo di integrazione nel Paese. La graduale stabilizzazione della presenza dei migranti residenti in Italia - dal punto di vista dell’assetto familiare, dell’insediamento abitativo e della situazione lavorativa – si accompagna all’evoluzione dei bisogni finanziari e del livello di inclusione finanziaria. Molti gli indici della crescente “familiarità” con la banca.
Tra le finalità dell’iniziativa:
- Diffondere fra istituzioni e altri enti territoriali le migliori e più innovative pratiche realizzate nel campo dell'inclusione finanziaria e della promozione di PMI per i cittadini immigrati
- Individuare azioni concrete future da sperimentare sui singoli territori e favorire il trasferimento delle buone pratiche in altri contesti
- Stabilire una rete di scambio fra istituzioni ed enti territoriali, che comprenda l'assistenza e la consulenza reciproca e abbia come risultato una maggiore efficacia delle azioni svolte sul territorio.
Focus dell’indagine sono le iniziative, realizzate da enti pubblici o privati, sia direttamente indirizzate ai cittadini stranieri sia aperte un pubblico più vasto e che hanno coinvolto o potrebbero coinvolgere i cittadini migranti.
La call intende prestare particolare attenzione alle esperienze realizzate o in corso di realizzazione all’interno delle seguenti tre macro-categorie:
- Inclusione finanziaria di segmenti della popolazione non bancarizzati;
- Promozione di una evoluzione verso profili finanziari più evoluti (analisi bisogni, promozione ad una cultura dell’inclusione finanziaria, del risparmio e riduzione al sovra-indebitamento);
- Promozione dell’imprenditorialità immigrata: servizi reali e finanziari volti a sostenere la creazione, start up e consolidamento di piccole imprese e attività imprenditoriali in genere.
QUALI ESPERIENZE PRESENTARE
La Call si rivolge innanzitutto alle esperienze/interventi che possono essere considerati"buona pratica", intendendo come tale un'attività (o una metodologia, o un'esperienza) che abbia dato buoni risultati in un territorio e che sia riproducibile in altri territori o abbia fornito elementi innovativi per la comprensione o il governo di un fenomeno.
Verranno prese in considerazione sia pratiche di successo in corso sia pratiche già realizzate, che presentino fattori che permettano di metterne a frutto l'esperienza anche in altri contesti.
Potranno essere segnalte anche esperienze negative che abbiano permesso di acquisire una consapevolezza sulle ragioni dell'insuccesso e la cui divulgazione potrebbe aiutare ad apprendere dagli errori altrui.
COME PARTECIPARE
Per partecipare alla Call è necessario procede alla compilazione della scheda di rappresentazione delle esperienza, al cui interno andrà descritta la pratica (finalità, tipologia dei destinatari, periodo di realizzazione, caratteristiche peculiari dei servizi offerti) e i suoi risultati (destinatari raggiunti, servizi erogati, costi sostenuti, risultati ottenuti, indicatori utilizzati, …), la componente finanziaria del servizio o gli aspetti finanziari che emergono nel rapporto con i destinatari. Andranno anche indicati all’interno della scheda ipunti di forza e gli aspetti innovativi della pratica (cosa funziona e perché), le difficoltà emerse e le modalità utilizzate per superarle, gli aspetti di contesto e di policy che si considerano necessari perché la pratica abbia successo.
La scheda dovrà essere inviata ai seguenti indirizzi e-mail: osservatorioinclusionefinanziaria@cespi.it; redazioneintegrazione@lavoro.gov.itentro il 31 marzo 2015.
VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE
Le iniziative segnalate verranno esaminate sulla base di criteri che includono efficacia, fattibilità, trasferibilità. Le proposte che saranno ritenute meritevoli di diffusione (“buone pratiche”) saranno oggetto di ulteriore approfondimento e scambio con gli stessi enti esecutori sia per verificarne la trasferibilità da un territorio all'altro, sia per stabilire una rete di scambio fra istituzioni ed enti territoriali che comprenda l'assistenza e la consulenza reciproca e abbia come risultato una maggiore efficacia delle azioni svolte sul territorio.
Le pratiche ritenute meritevoli verranno, inoltre, segnalate nella sezione del Portale Integrazione Migranti dedicata alle esperienze sul territorio.
Per ulteriori informazioni e chiarimenti è possibile scrivere a redazioneintegrazione@lavoro.gov.it