10.3.2015 - Si è aperta la 59° Sessione della Commissione sulla condizione delle donne dell’ONU, con la presentazione di quanto, in questi anni, la Commissione ha intrapreso per migliorare lo stato delle donne. Si è posto l’accento su come implementare la piattaforma di Pechino e pur riconoscendone le lacune, si tende a ricreare nuove forme, nuovi modelli, dettati dagli eventi che si sono succeduti in questi anni, non ultima la crisi profonda che più di tutti ha penalizzato le donne, così come le guerre che hanno corroso il tessuto sociale di alcuni Stati.
La salute, l’istruzione, i diritti umani delle donne e delle bambine sono stati impegni del decennio precedente che però rimangono ancora insoluti, come anche l’ambiente dove oggi il ruolo delle donne va emergendo, i problemi legati alla salute, alla prevenzione, l’orientamento sessuale sono questioni ancora controverse.
L’uguaglianza è ancora lontana anche se sono state rimosse leggi discriminatorie, permangono comportamenti che manifestano come il cambiamento sia ancora lontano. Bisogna favorire quei meccanismi che sono in grado di produrre cambiamento come il gender mainstreaming, i dati disaggregati sui generi. Le alleanze servono per far si che si costruiscano strategie intelligenti che guardano al futuro della donna, pertanto l’istruzione resta ancora il pilastro su cui costruire e favorire il cambiamento.
Maria Pia Mannino
