Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 18/02/2015
Decidere di stare dalla parte degli ultimi
Decidere di stare dalla parte degli ultimi
18/02/2015  | Sindacato.  

 

Roma, 18 febbraio 2015 - Il Comitato Direttivo del Consiglio italiano per i rifugiati (Cir), nella riunione dello scorso 16 febbraio, ha deliberato all’unanimità l’ingresso come socio di Nessun Luogo è Lontano. Questo comporterà la partecipazione di un delegato dell’associazione alla riunione annuale dell’assemblea dei soci e la concreta opportunità di partnership nei  progetti che il Cir realizza ogni anno (attualmente 30) a favore di richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, compresi i minori stranieri non accompagnati.

 

Il CIR compie – proprio in questi giorni – il suo 25° anniversario. Venne creato nel 1990 su iniziativa delle Nazioni Unite,  proprio per offrire supporto ed assistenza agli stranieri che avevano titolo a richiedere asilo nel nostro Paese, in quanto in fuga da guerre e persecuzioni. Il Cir è una Onlus, ma è anche una associazione insieme di 1° e di 2° livello: di 1° livello perché realizza direttamente progetti, di 2° livello in quanto raggruppa tra i suoi soci altre associazioni e sindacati della società civile: tra questi, la UIL, la CGIL, l’UGL, le Chiese Evangeliche, la Fondazione Verga, LIDU, Unione Forense, Associazione Progetto Accoglienza Onlus, oltre che a personalità della politica, spettacolo e cultura. Attuale Presidente del  CIR è il Prof. Roberto Zaccaria.

 

I progetti del CIR sono finanziati da istituzioni pubbliche (Unione europea, governo italiano, regioni, amministrazioni locali) e private (dai propri soci, da fondazioni, dal 5 x mille e da donazioni individuali).

 

In un quarto di secolo il CIR ha dato assistenza  a circa 120 mila persone, ha contribuito a riabilitare oltre 4 mila vittime di tortura e si è battuto per il riconoscimento dei loro diritti.

 

Nessun Luogo è Lontanoè un’associazione laziale senza fini di lucro, impegnata nel campo del supporto ai giovani nelle periferie, ai migranti, rifugiati ed alla popolazione Romanì.

 

Ha 17 anni di vita e realizzato centinaia di progetti: ha partecipato a campagne nazionali in materia di cittadinanza, assistenza ai migranti, lotta al razzismo ed alle discriminazioni.

 

L’ingresso di Nessun Luogo è Lontano nel CIR, certo, non poteva venire in un momento più opportuno, con decine di migliaia di profughi in fuga dall’Africa centrale, dalla Siria e dalla Libia e decine di barconi in viaggio verso l’Italia. Il tema dei rifugiati si impone con prepotente attualità al disinteresse ed a volte all’ignavia del continente europeo, troppo spesso insensibile al destino del suo vicino continente, e del miliardo di esseri umani che lì vivono, o spesso solo sopravvivono.

 

Ma è la storia dei popoli che prevale sulle logiche di potere (ed a volte insensatezza) di una certa politica. Così – nell’Italia della crisi economica – con giovani italiani e stranieri in fuga verso altri Paesi alla ricerca di lavoro ed un futuro migliore, si apre un altro fronte: quello degli ultimi. Al posto di chi può scegliere (i migranti) arrivano i profughi, i richiedenti asilo: loro hanno ancora meno chance di chi ha scelto la migrazione consapevolmente; e non hanno alternative alla fuga, anche nelle condizioni più pericolose. Dal 1988 sono affogati nel Mediterraneo oltre 22 mila migranti, 3500 solo nel 2014. Quanti siano morti nel tentativo di attraversare il deserto del Sahara non è dato di sapere, ma sappiamo essere moltissimi.

 

E’ stata dunque una scelta opportuna e tempestiva, quella di NELL di aderire al CIR. Quanto questa unione potrà apportare in più e di meglio alla causa dei rifugiati, ancora non lo sappiamo; ma sappiamo che chi opera in Nessun Luogo è Lontano e nel CIR impegnano sempre tutta la  volontà e le energie per contribuire alla  causa degli ultimi.  

 

Chi ha sempre difeso i più deboli e discriminati, non può non essere oggi dalla parte di chi (i rifugiati) è protagonista di un esodo di portata biblica; un grande dramma il cui finale non è ancora stato scritto e che si impone all’attenzione e soprattutto alle coscienze di tutti noi.

 

Giuseppe Casucci