: comunicato Stampa del 09/02/2015
Accordo FILLEA CGIL-FILCA CISL-FENEAL UIL e FEDERLEGNO contro le molestie sessuali e il Mobbing
Accordo FILLEA CGIL-FILCA CISL-FENEAL UIL e FEDERLEGNO contro le molestie sessuali e il Mobbing
09/02/2015  | PariOpportunità.  

 

Non possiamo che essere soddisfatte dall’Accordo firmato da  Feneal-Uil, Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Federlegno, riguardante i codici  di comportamento contro le molestie sessuali e il mobbing, previsti dal CCNL del settembre 2013 e che interessa circa 370mila addetti.

 

E’ il  primo  contratto nazionale nel nostro Paese a prevedere un codice di comportamento da adottare nella lotta contro questi fenomeni, purtroppo presenti nelle aziende italiane. Il testo sottolinea il diritto di lavoratrici e lavoratori ad avere un ambiente di lavoro sicuro, sereno, e favorevole alle relazioni interpersonali e individua nella Consigliera Provinciale di Parità  e nel responsabile delle risorse umane, le due figure di riferimento per la risoluzione di eventuali problemi legati ai disagi lavorativi.

 

Tra le azioni introdotte dall'accordo c'è anche un percorso formativo per le dirigenti ed i dirigenti, che sono chiamati ad impegnarsi per promuovere e diffondere la cultura del rispetto della persona nei luoghi di lavoro", azione di grande rilevanza e che è in linea con quanto la UIL  Dipartimento Pari Opportunità ha già proposto al MIUR e che nei giorni scorsi è stato richiesto anche dal tavolo tripartito del Comitato per la parità tra uomini e donne nel lavoro, del Ministero del Lavoro.

 

L’accordo recepisce e interpreta concretamente la volontà espressa in questi anni dalle Responsabili  Pari Opportunità e Politiche di genere di CGIL, CISL, UIL che già nel 2012 proposero un protocollo di  intesa contro ogni tipo di discriminazione e violenza sulle donne nei luoghi di lavoro auspicando che in questi stessi luoghi fosse la cultura di genere il baluardo contro i disagi da lavoro. Con l’intesa il percorso, dunque, è iniziato e le Responsabili PO e Politiche di Genere CGIL, CISL, UIL stanno predisponendo iniziative unitarie affinché anche in altre aziende ci siano analoghi protocolli supportati dal Comitato Nazionale di Parità del Ministero del lavoro.