: comunicato Stampa del 03/02/2015
Dalle donne della UIL: auguri di buon lavoro Presidente Mattarella
Dalle donne della UIL: auguri di buon lavoro Presidente Mattarella
03/02/2015  | Sindacato.  

 

Dichiarazione di Maria Pia Mannino,  Responsabile nazionale Pari Opportunità e Politiche di Genere UIL

 

Non può che confortare il discorso di insediamento del nostro nuovo Presidente della Repubblica.

 

Che, nella sua funzione di garante della nostra magna Carta e arbitro nell’interpretazione delle regole ad essa sottese, ha voluto – da subito – sottolineare cosa significa conoscere, attuare e difendere  la nostra Costituzione in un momento così difficile per il nostro Paese.

 

Le sue parole ci trovano concordi perché amare la Costituzione italiana vuol dire amare profondamente il nostro Paese, fatto di donne e uomini che insieme  debbono trovare garanzie giuridiche avallate da politiche attive che assicurino la piena tutela dei diritti dei cittadini italiani e il pieno sviluppo economico e sociale della nostra nazione. E da siciliana che  ha l’onore di conoscerla e frequentarla da tempo, sono certa che il dettato della  nostra troverà in  lei il più strenuo difensore.

 

“Le donne non devono avere paura di violenze e discriminazione”. Questo passaggio del discorso fatto alle camere dal neo Presidente,  per le donne della UIL assume una enorme rilevanza e ci incoraggia e sostiene  nell’azione che da tempo abbiamo intrapreso per diffondere nel Paese, in tutti gli ambiti, dalla famiglia, alla  scuola, al mondo del lavoro, il rispetto della dignità della persona quale fondamento di una cultura avulsa da stereotipi legati al genere, all’etnia, al credo religioso e promotrice di una società di “più uguali”.  

 

Se questo è il preludio di un impegno  fortemente attento al benessere delle cittadine e dei cittadini italiani, non possiamo che augurarle anche noi “buon lavoro Presidente, con l’auspicio che il nostro Paese ritrovi quei valori che nel tempo ne hanno fatto una delle maggiori potenze economiche mondiali e che ci hanno visti protagonisti nell’arte,  nelle scienze ma, soprattutto,  nella grande capacità di essere liberi, solidali  e in grado di costruire e sviluppare una società di cui il diritto è il faro e la guida.