(redazionale) Roma, 23 gennaio 2015 - In una lunga circolare diffusa lo scorso 14 gennaio (prot. 0000312) il Dipartimento delle Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’interno, fa un bilancio del ruolo assunto e delle attività realizzate dai Consigli Territoriali per l’Immigrazione (CC.TT.I.).
Istituiti con il DPCM del 18 dicembre 1999 ai sensi dell'art. 57 del DPR 31.8.1999 n. 394 in tutte le Prefetture, i CC.TT.I. sono presieduti dai prefetti e composti da rappresentanti delle competenti amministrazioni locali dello Stato, della Regione, degli Enti locali, della camera di commercio, degli enti localmente attivi nell'assistenza agli immigrati, delle organizzazioni dei lavoratori, dei datori di lavoro e dei lavoratori extracomunitari. Compiono monitoraggi promuovendo iniziative e formulando proposte attraverso la collaborazione interistituzionale.
A più di quindici anni dalla loro introduzione nel sistema italiano di governance del fenomeno migratorio, i CC.TT.I. – si legge nella circolare “si ripropongono in tutta la loro centralità: per i positivi risultati registrati nell'esercizio delle funzioni inerenti l'analisi, la programmazione ed il monitoraggio dell'efficacia delle politiche migratorie e di integrazione, per l'orientamento delle risorse nazionali e comunitarie destinate alle finalità di settore”.
“Tali strumenti – secondo il Viminale – hanno confermato tutto il potenziale operativo in termini di raccordo tra le politiche centrali e territoriali, favorendo l’individuazione e la realizzazione di misure adeguate ad uno scenario instabile e complesso, come quello migratorio”.
Pertanto in questa fase storica, continua il documento, si rende opportuno sostenere e perfezionare ulteriormente lo strumento dei CC.TT.I. “Si ritiene, quindi, di dover sviluppare in tutta la sua potenzialità, un sistema integrato di informazione tra le istituzioni centrali e territorio”….”L’adeguatezza di tale sistema rende possibile attivare interventi efficaci rispondenti al mutevole contesto dell’immigrazione, da gestire nel quadro unitario e più ampio delle politiche di accoglienza e di integrazione, e trova conforto nelle recenti linee di indirizzo delle politiche comunitarie”.
In allegato potete scaricare la circolare del Viminale, completa di un resoconto della Conferenza Ministeriale Europea sull’integrazione (Milano, 5 e 6 novembre 2014).