Roma, 19 gennaio 2015 - Si è tenuta, la scorsa settimana a Budapest (15 – 16 gennaio) una Conferenza internazionale sul tema dei servizi da offrire ai migranti, nell’ambito di una rete di collaborazione tra i sindacati dei Paesi Europei e non. L’iniziativa (“developing information for migrant workers through transnational trade union cooperation”) – promossa dal sindacato ungherese LIGA, Democratic League of Independent Trade Unions, assieme alla britannica TUC ed alla rumena Cartel Alfa - arriva in conclusione di un progetto finanziato dall’Unione Europea diretto a creare un network tra i sindacati europei in materia di orientamento e informazione alla migrazione legale. La due giorni ungherese ha visto la partecipazione attiva di Trade Unions provenienti dall’Austria, Portogallo, Polonia, Italia, Regno Unito e Romania.
Presente anche la CES attraverso il suo esperto Marco Cilento. L’Italia era rappresentata dalla UIL con la presenza di Giuseppe Casucci.
Il progetto della LIGA, di cui l’appuntamento di Budapest rappresentava la conferenza finale, si è proposto di condividere le esperienze dei sindacati relativi ai lavoratori immigrati, per valutare i bisogni delle persone che si propongono di migrare in un altro paese europeo o anche di chi ha già fatto questa esperienza. Tutto ciò anche per fornire le giuste informazioni a chi si propone di emigrare, in modo da orientarlo alla migrazione legale. Il progetto si è proposto di rafforzare la cooperazione internazionale e la solidarietà tra le organizzazioni sindacali europee, a difesa dei lavoratori migranti anche attraverso lo scambio internazionale di esperienze.
In proposito è anche stato sviluppato un sito web, progettato per lavorare anche come forum internazionale capace di raccogliere informazioni e buone pratiche sui lavoratori migranti e fornire informazioni aggiornate, attraverso la struttura costantemente aggiornata della piattaforma. Il sito in lingua inglese principalmente sviluppato per la durata del progetto opera attraverso una piattaforma informativa comune per i sindacati in questione dopo la chiusura del progetto secondo i piani. “Come risultato del progetto – ha detto Ms. Melinda Kelemen, project manager, LIGA Trade Unions (Hungary- ci proponiamo di preparare materiale informativo - brochure, flyer - direttamente per i lavoratori migranti nelle loro lingue madri, che indica il sito web del progetto e, oltre ai dati di informazione più importanti.
Tra i risultati del progetto, i partner realizzano (con la collaborazione di esperti esterni ) studi sui contesti nazionali, in materia migratoria, il cui scopo primario è quello di riassumere nel dettaglio le informazioni relative alle attività ed ai dati relativi ai processi migratori, l'appartenenza sindacale, nonché informazioni personali sui lavoratori migranti dei paesi interessati.
Uno report complesso è stato preparato sulla base di tre studi nazionali (Ungheria, Inghilterra e Romania), che analizza i rispettivi contesti e presenta le migliori prassi internazionali esistenti. Nella seconda fase del progetto, i dati e le esperienze raccolte sono state discusse e modificate con il coinvolgimento degli attori locali. Il tutto è servito a preparare i materiali di sintesi per ciascun paese, concentrandosi su più specifici e pratici problemi in una forma comprensibile, e procedura migliorabile. In fase di completamento, raccomandazioni congiunte e un piano d'azione comune sono stati formulati nel corso della conferenza internazionale della scorsa settimana, anche con il supporto delle delegazioni dei Paesi presenti, che hanno portato il contributo delle proprie esperienze sindacali nazionali in materia di politiche migratorie.
Nel suo intervento al Convegno, Giuseppe Casucci coordinatore del Dipartimento Politiche Migratorie della UIL ha fatto un quadro della situazione migratoria in Italia e dei gravi problemi prodotti dalla crisi economica, con la drammatica fuoriuscita di oltre 700 mila giovani italiani e 300 mila stranieri, che hanno lasciato il nostro Paese alla ricerca di prospettive di lavoro all’estero. L’oratore ha analizzato le caratteristiche del fenomeno migratorio in Italia, più il prodotto di esigenze demografiche che di meccanismi di crescita economica (anzi al contrario), rilevando i rischi di possibili conflitti sociali prodotti dai fenomeni di dumping lavorativo, anche a causa della grave crisi economica ed occupazionale che colpisce il nostro mercato del lavoro.
Dopo aver descritto il lavoro della UIL e del patronato Ital a favore dei lavoratori migranti e le loro famiglie (nonché le attività di supporto ai richiedenti asilo operare attraverso il Consiglio italiano per i rifugiati), l’oratore ha descritto la drammatica esperienza dei profughi che attraversano ogni giorno il Mare Mediterraneo, con barconi fatiscenti e spesso rischiando la propria vita. “Solo nel 2014 – ha detto Casucci – sono sbarcati sulle coste meridionali del nostro Paese oltre 170 mila persone. Malgrado la meritoria azione della nostra marina, impegnata nell’operazione Mare Nostrum – le vittime delle traversate sono state oltre 3.500”. Nella parte finale del suo intervento l’oratore ha dettagliato le attività di tutele ed i servizi offerti ai lavoratori stranieri, sia da parte sindacale che dal patronato ed ha accennato ad alcuni accordi sottoscritti con sindacati dell’est Europa (Moldavia, Ukraina) in materia di tutela dei migranti. Ottime relazioni e collaborazioni anche sviluppate con i sindacati del Nord Africa (Egitto, Tunisia e Marocco, in particolare).
In allegato: testo in inglese dell’intervento di Giuseppe Casucci
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