Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 15/12/2014
Incontro con il PD sulle tematiche migratorie
Incontro con il PD sulle tematiche migratorie
15/12/2014  | Sindacato.  

 

 

L’11 dicembre alle ore 16, presenti UIL e Cgil

 

Roma, 15 dicembre 2014 - Si è tenuto giovedì 11 dicembre, l’incontro tra uffici immigrazione dei sindacati ed il Dipartimento Nazionale del Welfare del Partito Democratico.

 

Presenti all’incontro, per il PD l'On. Micaela Campana, responsabile Nazionale Welfare (che comprende Immigrazione, sanità e Terzo Settore), assieme a Marco Pacciotti (Area Immigrazione PD. Per parte sindacale, hanno partecipato all’incontro Giuseppe Casucci e Kurosh Danesh, rispettivamente dei Dipartimenti Immigrazione UIL e Cgil. Assente la Cisl.

 

Il Partito Democratico aveva richiesto l’apertura di un confronto con i Dipartimenti immigrazione delle tre Confederazioni sindacali, primo di una serie di colloqui con associazioni ed organizzazioni sociali impegnati in materia.

 

Micaela Campana ha spiegato, nella sua introduzione, che il partito intende arrivare - nei primi mesi del 2015 – ad una conferenza nazionale PD sull'immigrazione, oltre a promuovere alcune iniziative parlamentari in materia (tra cui riforma della cittadinanza, ritocchi al testo unico e maggiore impegno nella gestione del pacchetto asilo, compresi aspetti relativi alla Convenzione di Dublino).

 

Sulla tematica Mare Nostrum/Triton la parlamentare ha spiegato che, malgrado il termine ufficiale dell’operazione dal 1° di novembre scorso, le attività di salvataggio della Marina affiancheranno ancora per alcune settimane quelle di Triton (che coinvolgono 15 Paesi della UE, tra cui L’Italia), ma che si va verso una cessazione completa delle attività di Mare nostrum a gennaio.

 

La nostra Marinaavrebbe già avuto richiami dalla UE per essere intervenuta in questi giorni al di fuori delle acque territoriali italiane (per operazioni di soccorso). Inoltre, l’approccio del Ministero dell'Interno è differente dalla linea portata avanti dal PD, anche se il tutto è oggettivamente condizionato dalle campagne anti immigrati (e profughi) e dalla sensibilità dell’opinione pubblica in materia.

 

Cittadinanza: le due relatrici incaricate dalla I Commissione della Camera a realizzare un Testio Unico  di riforma (ricordiamo che sono depositate alla Camera oltre 20 proposte di legge) sono l’On.le Marilena Fabbri (PD) e l’On.le Annagrazia Calabria (FI). In  materia esistono ancora forti contrasti  nell’approccio: il PD sarebbe favorevole ad uno ius soli temperato, mentre FI e NCD premono per un ius culturae esteso (sono stati proposti 2 cicli scolastici completi, prima che il minore possa richiedere la cittadinanza). IL PD ha una sua proposta di testo unificato delle 20 PDL in materia, ma non c'è ancora un accordo in Commissione Affari Costituzionali. Il rischio è che i lavori vengano rallentati ancora per molti mesi.

 

Riforma del TU immigrazione: il PD ha elaborato una sua proposta di riforma, anche se considera prematuro aprire una discussione in Parlamento su questo argomento. Non è aliena a questa prudenza – noi crediamo - l’offensiva mediatica e politica anti migratoria in atto ormai da mesi.

 

Pacchetto asilo: il PD e NCD starebbero pensando a proposte di modifica di Dublino III, con la possibilità di prevedere corridoi umanitari (in casi di emergenza) e l’ipotesi che i profughi possano presentare domanda d’asilo nei Paesi di transito. Visto comunque che il transito maggiore passa attraverso la Libia, l’operazione appare molto difficile, vista la situazione di quasi guerra civile nel Paese. In ogni caso è necessario uscire dalla trappola degli ingressi solo attraverso l’Italia. Un’ipotesi di domanda d’asilo nei Paesi di transito – se realizzata – permetterebbe al richiedente di presentare richiesta all’ambasciata del Paese in cui intenderebbe vivere. E’ improbabile, comunque, che gli altri stati UE accettino questa ipotesi, in quanto metterebbe in discussione la natura stessa di Dublino III.

 

Gestione dei rifugiati: visto lo scandalo affaristico che sta montando in questi giorni sull’uso (ed abuso) dei fondi destinati all’accoglienza dei profughi, il Partito sembra intenzionato a presentare una proposta organica di gestione ordinaria dell’accoglienza; questo per evitare il meccanismo dell’emergenza (che passa attraverso la protezione civile, senza gare e pochi controlli).

 

Dopo averla ringraziato L’On.le Campana a nome della UIL per la disponibilità al dialogo, abbiamo esposto la nostra posizione su varie tematiche:

 

- Immigrazione e lavoro: assistiamo ad una forte diminuzione di ingressi per lavoro (anche a causa del blocco da 4 anni del decreto flussi). Nel 2013 quasi 126 persone mila hanno lasciato il Paese ( 1/3 immigrati e 2/3 italiani), mentre i rinnovi di permessi di soggiorno si sono di fatto dimezzati. Bisogna evitare l’emorragia che si accompagna all’aumento della disoccupazione (italiana ed etnica), e di conseguenza l’aumento del lavoro irregolare. Abbiamo spiegato che la UIL sarebbe favorevole ad una estensione della durata del permesso di soggiorno per ricerca occupazione, solo però se questo provvedimento si accompagna a concrete politiche attive di reimpiego. Altrimenti il rischio sarebbe di prolungare il limbo dei senza lavoro per chi lo perde.  E’ un tema che andrebbe studiato congiuntamente tra sindacati/imprenditori/governo.

 

- Direttiva 52 e legge sul caporalato: in fase di recepimento da parte del governo precedente della direttiva 52/2009/UE, si è omessa la possibilità che la vittima possa essere rappresentata dal sindacato (o altre associazioni). Inoltre la tutela del migrante irregolare che denuncia condizioni di sfruttamento, dura solo il tempo dell’azione giudiziaria, senza dare garanzie sulla presenza successiva in Italia della vittima. Attualmente le due leggi si stanno dimostrando un flop assoluto, visto il timore delle vittime di essere esposte a vendette (dei datori di lavoro o dei loro stessi compagni) o espulse alla fine del procedimento legale. Abbiamo suggerito al PD la necessità che le due leggi vadano riviste e rese più aderenti al dettato europeo. Sulla riforma dell’immigrazione abbiamo concordato sulla possibilità e necessità di rivedere la 189 che si è mostrata assolutamente un disastro in materia di governance migratoria, ed è anche (a nostro avviso) una delle cause dell’insofferenza crescente degli italiani verso gli immigrati.

 

- Asilo: non c’è dubbio che Dublino III vada rivista e si debba chiedere agli altri Stati UE di farsi carico di una quota dei rifugiati in arrivo. D’accordo anche sullo strumento dei corridoi umanitari (già utilizzato da altri Stati Membri UE) e sulla possibilità che il profugo possa fare la richiesta d’asilo anche fuori dal territorio dell’Unione (presso ambasciate o UNHCR);

 

- Mare Nostrum/Triton: con 3400 morti nel Mediterraneo nel 2014 (e malgrado la lodevole azione della nostra Marina) la cessazione delle attività ci preoccupa fortemente. Triton ha come mission solo quella del pattugliamento delle coste italiane (30 miglia max), non è attrezzata per salvataggi e non è adatta a far fronte al disastro umanitario che potrebbe continuare ad accadere. Abbiamo fatto notare il rischio che la colpa di ulteriori eventuali tragedie venga fatto ricadere dalle autorità internazionali solo sull’Italia.

 

- Immigrazione ed opinione pubblica: a differenza di altri osservatori,   siamo convinti che il brodo di coltura del razzismo e della xenofobia poggia proprio sulla situazione di estremo degrado dell’economia e sull’impoverimento di parte della popolazione italiana, proprio a causa della crisi economica. E’ significativo che episodi di intolleranza si moltiplichino proprio quando i flussi migratori in entrata stanno fortemente diminuendo. Forse siamo alla fine del meccanismo di  complementarietà tra italiani e immigrati, che ha evitato a lungo tensioni sociali; in ogni caso va fatta molta attenzione a questo fenomeno che non va minimizzato. Purtroppo il tutto viene spesso  ingigantito dai meccanismi giornalistici della cronaca.  L’afflusso di rifugiati va in ogni caso gestito con molta attenzione ai problemi del territorio.

 

- Apprezziamo alcune posizioni del Governo (Ius soli, asilo, integrazione), e abbiamo apprezzato la disponibilità dei sottosegretari Biondelli e Manzione ad aprire il dialogo con il sindacato. Crediamo comunque sia necessaria maggiore collaborazione e un  momento di coordinamento del confronto dei vari dicasteri (tavolo immigrazione).

 

Report a cura del Dipartimento Politiche Migratorie UIL