Guglielmo Loy: comunicato Stampa del 05/12/2014
SOS Mare Nostrum
SOS Mare Nostrum
05/12/2014  | Sindacato.  

 

CES

 

La Confederazione Europea dei sindacati denuncia la decisione del Governo italiano e delle istituzioni UE di abbandonare le operazioni di ricerca e soccorso di migranti nel Mare Mediterraneo.

 

Più di 100,000 migranti sono stati  sono stati trovati e assistiti in mare, mentre più di 2000 si stima che siano morti tentando di raggiungere l'Unione europea con imbarcazioni dal Nord Africa.

 

Disperati che fuggono dalla guerra e dalla povertà in Africa e in Medio Oriente si avventurano in pericolose traversate, spesso con imbarcazioni sovraffollate e in cattive condizioni, in totale  dipendenza di trafficanti senza scrupoli.

 

La CES chiede la continuazione di operazioni umanitarie allo scopo di salvare vite umane, chiede all'UE ed agli Stati membri di aiutare l'Italia a proseguire gli interventi di ricerca e soccorso.

 

"Questa è semplicemente umanità", ha detto Luca Visentini, segretario confederale della CES. "Persone disperate disposte a rischiare la vita per sfuggire alla guerra ed alla disperazione non possono essere lasciate annegare. Essi rischiano la vita per raggiungere la sicurezza della UE. L'Unione europea, l'Italia e gli altri Stati membri non possono ignorarlo – c’è bisogno che lavorino insieme per salvare questi uomini, donne e bambini. Tutto questo non può essere lasciato a un solo paese. La scusa che le operazioni costano troppo ed incoraggiano altri migranti  sono inaccettabili e disumane."

 

Molti lavoratori sono direttamente coinvolti nelle operazioni di soccorso in mare, la cura a terra delle persone salvate e di rispondere alle rivendicazioni dei rifugiati che raggiungono l'UE.

 

La CES chiede che risorse adeguate vengano messe a disposizione per tutte queste attività, al fine di aiutare le persone in stato di necessità  e mettere in grado i lavoratori di svolgere correttamente tali compiti.

 

Migration

 

02.12.2014