“Nella giornata di ieri sono stati liberati i nostri colleghi sindacalisti bielorussi Aliaksandr Yarashuk, presidente del sindacato bielorusso democratico (BKDP), e Hennadz Fiadynich, leader del sindacato dei lavoratori dell’industria radioelettronica (REP). Entrambi erano stati arrestati e detenuti da diversi anni dal regime di Lukashenka. La loro liberazione è una notizia che accogliamo con gioia e sollievo: un riconoscimento al coraggio e alla determinazione con cui hanno continuato a difendere i diritti dei lavoratori anche nelle condizioni più dure”.
È quanto ha dichiarato il segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri.
“La Uil è quotidianamente in contatto con i nostri colleghi sindacalisti bielorussi e continuerà a sostenerli con determinazione. Il sindacato bielorusso democratico è stato bandito dal regime e oggi è costretto a operare in esilio all’estero. Da anni seguiamo da vicino la loro battaglia, offrendo supporto concreto e denunciando con forza le violazioni dei diritti umani e sindacali. La loro liberazione - ha spiegato Bombardieri - rappresenta un passo avanti importante, ma non possiamo dimenticare che molti altri sindacalisti e prigionieri politici restano ancora dietro le sbarre”.
“Chiediamo ora al Governo italiano e al Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, di farsi promotori di un’azione politica decisa per ottenere il rilascio di tutti i detenuti politici, a partire dai sindacalisti ancora in carcere. Un risultato - ha concluso Bombardieri - che potrà essere raggiunto solo grazie a una pressione diplomatica coordinata, nel rispetto delle misure previste nella ’Risoluzione Bielorussia’, votata dai governi e dalle parti sociali in occasione della Conferenza internazionale del lavoro, tenutasi a Ginevra pochi giorni addietro”.
Roma, 12 settembre 2025