Santo BIONDO: comunicato Stampa del 10/09/2025
Biondo: “Il diritto alla salute non può dipendere dal cap di residenza”
Biondo: “Il diritto alla salute non può dipendere dal cap di residenza”
10/09/2025  | Sindacato.  

“I dati dell’Osservatorio Nazionale Screening certificano che la prevenzione oncologica in Italia cresce, ma a macchia di leopardo. Questo significa che il diritto alla salute dipende ancora dal Cap di residenza”.

È quanto ha dichiarato il segretario confederale della Uil, Santo Biondo.

“Sempre più donne si sottopongono a mammografie e pap-test, ma mentre al Nord la copertura supera il 60%, in ampie aree del Mezzogiorno resta ferma sotto il 30%. La stessa fotografia - ha continuato Biondo - emerge per lo screening del colon retto, dove siamo lontanissimi dagli standard europei: solo un terzo della popolazione risponde agli inviti. Una cifra che si traduce in cure tardive e vite spezzate”.

“È positivo che le liste di attesa per le prestazioni urgenti si stiano riducendo, ma sappiamo bene che la gran parte dei cittadini aspetta ancora mesi, a volte anni, per quelle non urgenti. Oltre 4 milioni di italiani solo nel 2024, soprattutto al Sud, hanno deciso di rinunciare a visite ed esami, non perché non ne avessero bisogno, ma perché il sistema non ha saputo rispondere in tempo”.

“Chiediamo al Governo, dunque, un adeguato incremento delle risorse del Fondo sanitario nazionale nella prossima legge di bilancio, nonché un’accelerazione nella spesa, negli interventi legislativi e nelle assunzioni previste della missione 6 del Pnrr. Gli attuali ritardi e disuguaglianze sono imperdonabili. Prevenzione e tempi certi nelle cure - ha concluso Biondo - sono un diritto costituzionale, non possono dipendere dal luogo di nascita o dalla disponibilità economica”.

Roma, 10 settembre 2025