“Diminuiscono i nuovi rapporti di lavoro attivati, i contratti di apprendistato sono ancora i meno utilizzati e sull’occupazione femminile e giovanile non ci sono miglioramenti. I dati dell’Osservatorio sul Mercato del lavoro dell’Inps, pubblicati ieri, sono preoccupanti”.
È quanto ha dichiarato la segretaria confederale della Uil, Ivana Veronese.
“Nel dettaglio, analizzando e approfondendo alcuni dati che riteniamo significativi, emerge che i nuovi rapporti di lavoro attivati nel I trimestre 2025 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno sono in flessione del 6,5%. Inoltre - ha specificato Veronese - più di 1 rapporto di lavoro attivato su 3 è in part time”.
“Altrettanto deludente è la costante bassa incidenza dei nuovi contratti a tempo indeterminato che non assorbono neanche il 20% del totale dei rapporti di lavoro attivati nel trimestre. Un dato per giunta in calo del 7,4% rispetto allo scorso anno. Tra gli altri elementi di maggiore criticità, c’è poi il limitato ricorso al contratto di apprendistato: su oltre 1,8 milioni di attivazioni, solo il 4,1% comprendono questa tipologia contrattuale, con una riduzione dell’8,4% rispetto allo scorso anno. Come se non bastasse - ha rimarcato la segretaria - siamo ancora il Paese con il più basso tasso di occupazione giovanile oltre che femminile d’Europa”.
“È fondamentale superare l’elevata incidenza dei contratti atipici e precari, in particolare per giovani, donne e migranti, investendo in maggiore occupazione - che deve essere, però, occupazione di qualità - come ben evidenziato anche dalle recenti Raccomandazioni specifiche per l’Italia della Commissione Europea. Solo così potremo vincere la sfida di colmare le diseguaglianze sociali, territoriali ed occupazionali nel nostro Paese”.
Roma, 1° luglio 2025