Ivana VERONESE: comunicato Stampa del 15/01/2024
Veronese: “Cabina di regia Pnrr: incontro utile, ma interlocutorio”
Veronese: “Cabina di regia Pnrr: incontro utile, ma interlocutorio”
15/01/2024  | Sindacato.  

 

Un incontro utile, ma interlocutorio quello di oggi della Cabina di regia con il ministro Fitto e la parti sociali sulla riforma per semplificare e accelerare l'attuazione della politica di coesione prevista dalla rimodulazione del Pnrr.

La Uil condivide la sfida di estendere alla Politica di Coesione, finanziata sia con risorse dell'Unione Europea sia con risorse nazionali, le regole procedurali del Pnrr anche in vista delle procedure di chiusura della programmazione 2014-2020 e dell'attuazione della programmazione 2021-2027.

Infatti, per quanto riguarda la chiusura della programmazione 2014-2020, il nostro Paese, al 31 ottobre 2023, ha certificato una spesa effettiva alla Commissione Europea pari a 46,6 miliardi di euro, il 71,8% del totale delle risorse assegnate (64,9 miliardi di euro). Per cui, in pochi mesi, per non restituire alla Commissione le risorse, dobbiamo spendere ancora 18,3 miliardi di euro.

Mentre per il ciclo di programmazione 2021-2027 il nostro Paese avrà a disposizione, per le sole risorse europee per la coesione, 75,3 miliardi di euro da spendere entro il 2029.

Abbiamo fatto presente al Ministro come si debba prendere atto delle tante cose positive, ma anche delle criticità emerse negli anni con l'impiego dei fondi europei e nazionali per la coesione, così come si deve prendere atto delle criticità nell'impiego delle risorse del Pnrr.

Va evitato un accentramento della Coesione a livello nazionale, come invece avviene in gran parte con il Pnrr, aiutando e sostenendo le capacità amministrative delle Regioni e dei territori, attraverso l'assunzione di personale e con formazione e riqualificazione di quanti già in servizio.

Una cosa è certa: la riforma deve guardare, anche e soprattutto, alla qualità della spesa, perché la logica dello 'spendere, tanto per spendere' non porta a miglioramenti strutturali, non riduce i divari e non contribuisce alla crescita economica sociale e occupazionale nel nostro Paese.



Roma, 15 gennaio 2024