Ivana VERONESE: comunicato Stampa del 03/10/2023
Veronese: “Gestire con lungimiranza il fenomeno dell'immigrazione”
Veronese: “Gestire con lungimiranza il fenomeno dell'immigrazione”
03/10/2023  | Sindacato.  

 

 

Non è comprimendo la libertà di chi arriva o riducendo i diritti di chi già vive da straniero nel nostro Paese che si governano i flussi o si contiene la pressione migratoria. Fare la guerra alle ONG o magari produrre nuove norme che violano il dettato costituzionale o le direttive europee, non spaventa chi fugge dalla fame o dalla guerra: si rischia solo di essere censurati da giudici europei. Abbiamo bisogno di tantissimi ingressi legali per compensare la debacle demografica, recuperare il nostro PIL e ridurre il debito pubblico. Lo dice l'ISTAT nel suo rapporto sulla popolazione, lo dicono imprenditori e sindacati, lo dice chiunque è animato dal buonsenso e non accecato dall' ideologia. Per la UIL combattere il traffico delle persone va di pari passo con ingressi legali e rispetto dei diritti fondamentali. Nella giornata di oggi, decennale della strage di Lampedusa, il miglior modo di onorare le vittime è gestire con serietà e lungimiranza il rebus dell'immigrazione. A dieci anni da questo terribile fatto di cronaca poco è cambiato rispetto alle politiche migratorie nel nostro Paese. I morti nel Mediterraneo sono aumentati e le leggi e i decreti emanati in questi ultimi anni sono risultati sicuritari, stringenti e respingenti nei confronti dei diritti degli immigrati. Perdiamo 350 mila abitanti ogni anno, una città di media grandezza, interi settori rischiano la paralisi senza l'apporto dei cittadini stranieri: non ci possiamo permettere di fare la guerra a chi può aiutare l'Italia a salvarsi dal declino, altrimenti inarrestabile. Il Governo ha deciso di ampliare i flussi d'ingresso legale per lavoro: è un segnale positivo che la UIL apprezza, ma che rischia di essere vano se non si riforma un decreto flussi, farraginoso e inconcludente, cominciando a fare emergere gli stranieri già presenti in Italia che lavorano irregolarmente.

 

Roma, 3 ottobre 2023