Il convegno online organizzato il 3 giungo dalla UIL sul tema dell'emergenza sanitaria e dell’approvvigionamento dei vaccini anti-covid nell’area del Mediterraneo è stata l’occasione per denunciare e riflettere sulle criticità in queste aree dal punto di vista sanitario e sociale. A parere della UIL si sta sottovalutando il problema, mentre la pandemia ha ulteriormente amplificato le vecchie difficoltà economiche e disuguaglianze. Nonostante il programma COVAX delle Nazioni Unite per dare accesso equo ai vaccini, sono molti i Paesi con l’1% della popolazione vaccinata o addirittura con l’0,03% di molti Paesi del Sud Africa. Il vaccino è un bene comune globale e come tale deve essere gestito. Si è denunciato l’uso nazionalistico o addirittura strumentale del vaccino da parte di alcune potenze straniere con l’impiego del “Vaccino diplomatico“ al fine di modificare gli assetti geopolitici dell’area. Vanno recuperati in fretta i ritardi per sviluppare azioni di solidarietà e cooperazione con tutto il Mediterraneo e l’Africa per una ripresa e lo sviluppo sostenibile di tutta l’area che è un Unicum con l’Europa e l’Italia.
