: comunicato Stampa del 04/11/2020
Giornata europea per la parità retributiva
Giornata europea per la parità retributiva
04/11/2020  | PariOpportunità.  

 

La CES pubblica la propria direttiva sulla parità di retribuzione, per sollecitarne il reinserimento nell'agenda dei lavori della Commissione Europea.

 

Secondo un recente studio della CES, al ritmo attuale la parità retributiva tra maschi e femmine sarebbe raggiunta in Italia nel 2104.

 

L'unione europea ha temporaneamente "derubricato" la trasparenza retributiva dalla sua agenda, provocando una valanga di reazioni organizzate dalla CES nei paesi dell'unione.

 

L'azione della Confederazione Europea dei Sindacati mira a far reinserire nell'agenda dei lavori del Parlamento Europeo la discussione su una direttiva europea sulla parità retributiva - derubricata "a data da destinarsi" - che renda più stringenti le misure per favorire l'emersione delle differenze economiche che ancora sussistono tra uomini e donne a parità di lavoro, differenze ad oggi non sempre disponibili all'azione sindacale perché strumentalmente sottratte all'informazione - ad esempio per motivi di privacy, ma non solo.

 

I Sindacati Europei sono in pressing, in particolare sulla presidente Ursula Von der Leyen , richiamata ai suoi impegni presi all'atto dell'insediamento.

 

La legislazione Europea avuto sempre una grande influenza sul nostro paese, in molti campi e materie. La ripresa della discussione al Parlamento Europeo influenzerebbe certamente in maniera positiva l'adozione anche in Italia di misure più stringenti per l'emersione prima, e la riduzione poi, di una disparità economica frutto di un sistema culturale arretrato in materia di rispetto della parità in generale, ma anche di cattive pratiche, che scaricano sulle donne l'insufficienza di servizi, in particolare nell'ambito dell'assistenza della cura.

 

La pandemia ha fatto emergere in maniera ormai indiscutibile questa problematica.

 

Se persino in un paese tutto sommato avanzato come l'Italia sarebbero necessari 54 anni da oggi per raggiungere una vera parità retributiva in assenza di specifiche azioni, è evidente che in altri paesi dell'Unione Europea si possa stare anche molto peggio.

 

Per questo siamo allineati alla Confederazione Europea dei Sindacati nel sostenere una reale possibilità di cambiamento positivo per le donne, il cui lavoro è stato sistematicamente sottovalutato per troppo tempo.

 

Per sollecitare la ripresa dei lavori della Commissione Europea sulla parità retributiva, i Sindacati Europei hanno pubblicato la propria direttiva sulla parità di retribuzione per protestare contro il ritardo della Commissione Europea.

 

La proposta è composta di 18 articoli che includono misure per:

 

- Divieto di clausole di segretezza salariale nei contratti in modo che i lavoratori possano discutere la paga

 

- Richiedere il rilascio di informazioni sulla valutazione del lavoro allo scopo di stabilire la parità di retribuzione per un lavoro di pari valore

 

- Fare in modo che tutti i datori di lavoro producano audit sulle informazioni retributive e piani d'azione annuali sulla parità retributiva

 

- Supportare i sindacati a negoziare con i datori di lavoro per affrontare il divario retributivo

 

La Proposta di Direttiva della CES è allegata a questo post.