: comunicato Stampa del 03/09/2020
Settembre, un nuovo inizio
Settembre, un nuovo inizio
03/09/2020  | PariOpportunità.  

 

Bentrovati

 

Per molte persone l'anno nuovo inizia a settembre, con la ripresa lavorativa post-ferie e la riapertura delle scuole. Ma ci vorrà ancora un po' perché termini questo 2020 - anno bisestile... - che ci ha così ferito. Certo, parlare di "ripresa lavorativa" è complicato: molti posti di lavoro sono stati salvati grazie all'incessante lavoro del sindacato per bloccare i licenziamenti e grazie alle ingenti risorse profuse negli ammortizzatori sociali, ma restano grandi interrogativi, ad esempio sulla riapertura delle piccole attività commerciali e dei piccoli professionisti "sotto casa". Ci sono grandi possibilità, grazie a quella Europa di cui forse oggi si comprende il valore, che il nostro Paese dovrà saper gestire soprattutto in ambito sanitario, infrastrutturale ed ambientale, evitando sprechi e - diciamolo - abusi per scarso controllo.

 

Il primo appuntamento che riempie le pagine dei giornali è la riapertura delle scuole: cuore del sistema Paese, culla dell'istruzione, della democrazia, della formazione di una coscienza civica, l'importanza del sistema scolastico è emerso con prepotenza nella fase pandemica. La priorità della messa in sicurezza per studenti e docenti deve fare i conti con edifici trascurati per i troppi tagli, classi "pollaio", precariato che non si riesce a stabilizzare mai del tutto, insoddisfacenti dotazioni tecnologiche. E, per buon peso, un trasporto pubblico sottodimensionato ed elezioni a ridosso della riapertura! Saranno necessari nervi saldi ed uno stretto raccordo tra tutti gli attori del sistema scuola (personale, genitori, alunni), il sindacato, la politica, come si dice qui.

 

Tra le good practices di quest'ultimo periodo, merita menzione l'azione congiunta di molte associazioni femminili - di cui abbiamo fatto parte - , che ha portato in Puglia all'approvazione di un decreto sulla doppia preferenza di genere: certo, è dovuto intervenire il Governo, esercitando poteri sostitutivi vista l'inadempienza della Regione ad adeguarsi alle norme nazionali, ma il 20-21 settembre se vorranno esprime due preferenze gli elettori pugliesi dovranno votare un uomo e una donna. Sembra poco, ma chi conosce il pregresso sa che è stato un risultato straordinario, tanto da essere - come spesso accade - ridimensionato in malo modo (leggi qui)

 

Un altro passo avanti è stato fatto per tutelare gli addetti alla sanità (come la pandemia ci ha fatto ri-scoprire, a maggioranza femminile soprattutto nei ruoli di front-office), sempre più frequentemente vittime di aggressioni durante l'esercizio delle loro funzioni: "dagli eroi agli schiaffi il passaggio è stato breve", come dice un rappresentante UIL qui. E' un disegno di legge, che prevede pesanti sanzioni pecuniarie e legali, di cui ci auguriamo un veloce cammino verso l'approvazione.

 

E noi, donne della UIL, che progetto possiamo perseguire per questo "nuovo anno", per il nostro Sindacato, per i suoi iscritti, per i suoi rappresentanti? Primo fra tutti, dobbiamo porre il riconoscimento ovunque del lavoro femminile e la crescita delle donne, con l'obiettivo della rappresentanza paritaria. Solo se saremo presenti con ruolo pieno nei luoghi dove le decisioni vengono prese, le azioni saranno calibrate sulla doppia declinazione di genere: sarà così possibile, ad esempio, ripianare il gender pay gap e non avere tanto cristallo sopra, a lato e sotto di noi! Sarà necessario agire senza incertezze per la primaria attenzione alle donne, per evitare che il già troppo basso tasso di occupazione femminile continui a diminuire: se non si invertono processi e scelte, le donne continueranno ad uscire da un mercato del lavoro in crisi, anche per la necessità di far fronte agli obblighi di assistenza e cura familiare. L'iniziativa #HalfOfIt, lanciata a maggio, chiedeva che almeno la metà del Fondo per la ripresa e la ricostruzione fosse spesa per l'occupazione e la promozione dei diritti delle donne, nonché per la parità tra i sessi, in linea con la strategia per l'uguaglianza di genere della Commissione europea adottata nel marzo 2020. L'Italia finora non ha recepito, ma non demordiamo.

 

Last but not least, come dicono gli inglesi, apprezziamo e condividiamo che, per la prima volta, la Presidenza dell'ITAL nazionale è stata affidata dalla UIL ad una donna, Silvana Roseto, a cui rinnoviamo pubblicamente come Coordinamento Pari Opportunità e Politiche di Genere gli auguri per il nuovo incarico, che certamente svolgerà con la consueta capacità e precisione.

 

Sonia Ostrica, Coordinamento Pari Opportunità UIL