Dichiarazione di Domenico Proietti Segretario Confederale UIL
Nell’incontro avuto con il Vice Presidente EC, Valdis Dombrovskis, la UIL ha espresso apprezzamento per il nuovo indirizzo politico della Commissione europea. In particolare, sulla svolta ecologica e sullo sviluppo della digitalizzazione, raccomandando al contempo, di implementare il fondo per la gestione della transizione.
La UIL ha indicato la via del sostegno alla crescita, allo sviluppo e all’occupazione come l’unico modo per rinsaldare il rapporto tra Istituzioni europee e i cittadini.
Per la UIL, è necessario che le spese e gli investimenti produttivi restino fuori dal patto di stabilità e, quindi, scomputati dal rapporto deficit-pil.
La UIL ha indicato alla Commissione la necessità di armonizzare le politiche fiscali europee per attuare un’efficace lotta all’evasione e ai paradisi fiscali.
In merito alla proposta, in corso di definizione dalla Commissione sul salario minimo, è condizione imprescindibile che la Commissione si confronti con la Confederazione Europea dei Sindacati. La Uil ha sottolineato che in Italia esiste un diffuso e ampio livello di contrattazione con una copertura superiore al 90%. Di conseguenza, il salario minimo delle lavoratrici e dei lavoratori italiani non può che essere rappresentato dai minimi dei Contratti Nazionali, sottoscritti dai Sindacati maggiormente rappresentativi.
La UIL, infine, ha invitato la Commissione a esaminare con attenzione nuova le proposte volte a introdurre una flessibilità diffusa intorno ai 62 anni, per accedere alla pensione, che corrisponde esattamente alla media dei Paesi dell’Unione.
Tale proposta è sostenibile economicamente, in quanto la spesa per le pensioni in Italia è sotto il 12% del Pil.
Roma, 31 gennaio 2020
