“La scelta del governo di non sottoscrivere il piano pandemico dell’Oms mette a rischio la salute collettiva e prova il disinteresse verso la prevenzione e la sicurezza delle persone”.
È quanto ha dichiarato il segretario confederale della Uil, Santo Biondo.
“L’Oms ha proposto un patto di responsabilità globale, per investimenti, prevenzione, scambio di informazioni e produzione di strumenti sanitari, fondato sui principi di collaborazione, trasparenza ed equità nell’accesso a vaccini e cure. Eppure - ha rimarcato Biondo - l’Italia si è astenuta, nonostante sia stato uno dei Paesi più colpiti dalla pandemia di Covid 19, con 200mila morti, oltre 4.000 vittime tra le operatrici e gli operatori sanitari, ospedali al collasso e milioni di persone lasciate senza cure tempestive, anche a causa di una gestione improvvisata dell’emergenza”.
“Il governo ha rivendicato la sovranità nazionale come motivo dell’astensione, ma - ha sottolineato il segretario - non c’è nessuna disposizione nel documento dell’Oms che limiti la sovranità, imponga obblighi vaccinali o stabilisca delle restrizioni delle libertà personali. E il governo non ha tenuto conto del fatto che, come l’emergenza sanitaria ha dimostrato: le pandemie possono essere affrontate solo attraverso una sinergia su scala globale”.
“Le ricadute saranno sulle spalle delle cittadine e dei cittadini, soprattutto i più fragili, i più poveri e le lavoratrici e i lavoratori precari che già oggi attendono mesi per una visita specialistica. Chiediamo che il governo avvii un confronto serio con le parti sociali su una riforma della sanità pubblica e territoriale, per non ripetere quanto accaduto tra il 2020 e il 2022: abbiamo il dovere - ha concluso Biondo - di non dimenticare”.
Roma, 26 maggio 2025