UILPA PP  - Benedetto ATTILI
Far West nel carcere di Frosinone, nell’assenza della politica
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19/09/2021  | Sindacato.  

 

 

Mentre attendiamo invano da mesi che la Ministra Cartabia batta un colpo, nella casa circondariale di Frosinone i colpi arrivano, ma dalla pistola in possesso di un detenuto verosimilmente introdotta con un drone!

 

Solo qualche giorno fa, dopo un secondo parto di una detenuta avvenuto in carcere, ci chiedevamo cos’altro dovesse accadere affinché il Governo facesse seguire alle passerelle e agli annunci atti concreti e tangibili. Ora qualcos’altro è accaduto, facendo precipitare – è proprio il caso di dire – in un colpo i nostri penitenziari ai livelli di quasi mezzo secolo fa. A questo punto, anziché i gruppi di lavoro dei giorni scorsi, crediamo che serva costituire una vera e propria unità di crisi magari sotto l’egida di Palazzo Chigi”.

 

Lo afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria, commentando la notizia della sparatoria di oggi pomeriggio, nel carcere di Frosinone, dove un detenuto ha esploso dei colpi di pistola all’indirizzo di alcune celle.



Il Segretario della UILPA PP poi prosegue: “Il gravissimo episodio conferma, palesemente, quel che diciamo da tempo e, cioè, che le carceri sono fuori controllo a dispetto del diuturno sacrificio delle donne e degli uomini del Corpo di polizia penitenziaria, i quali pagano sulla loro pelle gli anni di abbandono della politica e il pressapochismo dei governi, ivi compreso quello attualmente in carica. L’escalation del degrado e della violenza è sotto gli occhi di tutti, ma dal ministero continuano a mostrarsi inermi e inerti, salvo – come detto – costituire gruppi di lavoro che sembrano utili solo a prendere tempo, magari in attesa di un prossimo esecutivo”.



“A questo punto – conclude De Fazio – ci aspettiamo una convocazione immediata da parte della Ministra Cartabia per l’individuazione di soluzioni reali; in mancanza il senso di responsabilità ci indurrà, nostro malgrado, a inasprire i toni del confronto anche con vigorose proteste”.