CASSA INTEGRAZIONE RAPPORTO UIL  - Ivana VERONESE
Rapporto UIL Cassa Integrazione COVID 19
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27/11/2020  | Occupazione.  

 

Ad un mese dalla fine di un anno molto critico, sia sul versante sanitario che occupazionale, possiamo sostenere che il connubio cassa integrazione con causale Covid-19 e blocco dei licenziamenti, è riuscito fino ad ora a garantire la conservazione del posto di lavoro di un’ampia platea di lavoratrici e lavoratori.

 

Nel lasso di tempo aprile-ottobre 2020, preso in considerazione in questo elaborato, sono state complessivamente autorizzate a livello nazionale oltre 3,4 miliardi di ore di cassa integrazione “Covid-19”, pari a circa 2,9 milioni di lavoratrici e lavoratori a tempo pieno ed indeterminato posti in cassa integrazione a zero ore. Ciò significa, nella realtà, che la platea dei reali beneficiari dello strumento potrebbe essere stata anche il doppio, se non il triplo, di quella da noi stimata a seconda della percentuale di ore di cassa integrazione che li hanno interessati. In tale periodo, per una più esaustiva panoramica sulla cassa integrazione, occorre aggiungere anche i 128 milioni di ore autorizzate di cassa integrazione straordinaria e le prestazioni erogate dai Fondi di Solidarietà Alternativi dell’Artigianato e della Somministrazione.

 

Per capire la portata di questa crisi e di quanto si è rivelato imponente l’ammortizzatore sociale con causale Covid-19, è sufficiente confrontare l’ammontare di ore autorizzate durante l’emergenza sanitaria, con il precedente periodo di crisi iniziato nel 2008: in 7 mesi la cassa integrazione è stata circa pari alle ore autorizzate nel triennio 2012-2014.