INAIL  - Ivana VERONESE
Veronese: incremento di denunce di infortunio mortale sul lavoro. Un terzo per causa Covid-19
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01/12/2020  | Sindacato.  



 

1.036 denunce di infortunio mortale sul lavoro nei primi 10 mesi del 2020 (+15,6%).

 

Superano i mille casi, al 31 ottobre 2020, secondo l’Inail, le denunce di decessi, avvenuti sul luogo di lavoro.

 

In 10 mesi di rilevazione sono 140 in più i casi di morti sul lavoro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Un terzo di questi, causato dall’infezione da Covid-19. Un incremento che non accenna a diminuire e che ha riguardato in particolar modo la gestione “Industria e servizi” (da 761 a 907 denunce) e il “conto Stato” (da 16 a 35).

Non può non destare una forte preoccupazione l’andamento delle denunce di infortunio mortale, soprattutto se si considera la chiusura delle attività produttive, che da marzo a maggio, nella fase di lockdown, riguardava quasi tutti i settori, esclusi quelli delle attività ritenute essenziali e il forte ricorso allo smart working.

La situazione appare sempre più critica e non può essere più rinviabile un serio confronto con il Governo su questioni cruciali riguardanti la salute e la sicurezza di lavoratrici e lavoratori che continuano a morire nei luoghi di lavoro.

Va riportata l’attenzione su temi che questa fase di emergenza sanitaria ha messo in secondo piano ma che non possono più aspettare: vigilanza, formazione, prevenzione, sono solo alcune delle questioni da affrontare, per cercare di fermare questa crescita incessante di morti sul lavoro.
 

 

Roma, 1 dicembre 2020