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Ccnl Acconciatura ed Estetica, firmata ipotesi di accordo
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17/10/2022  | Sindacato.  

 

 

Raggiunto l'accordo sul rinnovo del contratto nazionale applicato ad oltre 130mila addetti delle 55mila imprese del settore acconciatura ed estetica, tricologia non curativa, tatuaggio, piercing e centri benessere.

I sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno siglato con le associazioni imprenditoriali di settore Confartigianato, Cna, Casartigiani e Claai l'ipotesi di accordo ora sottoposta alla consultazione dei lavoratori.

Finalità dell'intesa chiudere la lunga fase di carenza contrattuale, assicurare un incremento salariale tangibile nell'immediato, implementare le tutele mediante un avanzamento della parte normativa.

Ai lavoratori inquadrati al 3° livello verrà corrisposto un incremento salariale a regime di 100 euro (erogato in due tranche di 70 e 30 euro corrisposte con le retribuzioni del mese di ottobre 2022 e di febbraio 2023), oltre ad un importo forfetario a titolo di "una tantum" pari a 246 euro erogati in tre tranches (due di 100 euro con le retribuzioni di novembre e dicembre 2022, una di 46 euro con la retribuzione del mese di marzo 2022). Il trattamento economico sarà riparametrato per gli altri livelli.

Sulla parte normativa l'intesa, oltre a tracciare il percorso di costituzione dell'Osservatorio Nazionale di Settore, recepisce integralmente l'Accordo Interconfederale del 17 dicembre 2021, allineando la scadenza del contratto al 31 dicembre 2022.

L'accordo conferma il sistema di classificazione del personale con la previsione di quattro livelli professionali e l'istituzione di una Commissione tecnica per l'aggiornamento delle mansioni a far data dal 1° dicembre 2022.

Sul mercato del lavoro l'intesa aggiorna la normativa sul contratto a tempo determinato sancendo la possibilità di utilizzo per massimo 24 mesi, e interviene sull'apprendistato professionalizzante.

Il rinnovo recepisce la Convenzione ILO 190 introducendo le misure volte al contrasto delle violenze e delle molestie sessuali nei luoghi di lavoro.

Nel merito vengono introdotti periodi di congedo per le donne vittime di violenza di genere; le parti convengono sul diritto alla trasformazione, anche temporanea, del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale per le lavoratrici inserite nei percorsi di protezione.

Le stesse lavoratrici potranno inoltre presentare domanda per il trasferimento presso un altro salone/negozio della stessa catena e potranno richiedere di essere esonerate dai turni disagiati per un periodo di un anno.

Aggiornati anche il capitolati contrattuali riferiti a: tutela della genitorialità, con l'introduzione del congedo di paternità obbligatorio per un periodo di 10 giorni lavorativi; congedo parentale indennizzato in applicazione della recente normativa; utilizzo di permessi per assistenza del bambino usufruibili nei primi tre anni di vita; congedo matrimoniale equiparato alle unioni civili; ampliata la tutela dei lavoratori e dei familiari in condizioni di dipendenza da sostanze stupefacenti, psicotrope e affetti da alcolismo e ludopatia.

Per i sindacati «questo accordo chiude una lunga fase di carenza contrattuale, fornendo un incremento salariale tangibile nell'immediato, recependo l'evoluzione normativa anche in tema di bilateralità settoriale nonché sul contrasto alle violenze, in particolar modo quelle rivolte nei confronti delle donne.