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110 GIORNI, TROPPI DAVVERO
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20/04/2021  | Sindacato.  

 

 

Certo che 110 giorni di attesa delle risorse economiche di fonte pubblica, da parte di FSBA (unico soggetto incaricato di erogare la Cassa integrazione alle lavoratrici ed ai lavoratori dell'Artigianato), sono davvero troppi! Ci mettano un occhio di attenzione i due Ministri, Economia e Lavoro, a tutta la serie di passaggi, intervengano per velocizzare, per semplificare quanto è possibile, per far seguire l'intera vicenda da vicino, diversamente si vanifica l'impegno, che pure questo Governo - pungolato dalle Parti Sociali - sta mettendo, per sostenere l'economia, per garantire l'occupazione in una fase difficile, per frenare l'allargarsi della povertà. Sennò se ne va anche la fiducia delle lavoratrici e dei lavoratori negli strumenti dello Stato Sociale, nell'intervento pubblico nella fase della pandemia, nella coesione sociale. Che deve basarsi sui diritti che vengono realizzati, in modo trasparente, corretto, veloce.


Era da poco passato Natale che la Legge di stabilità veniva pubblicata in Gazzetta Ufficiale: lì venivano fissate le "nuove 12 settimane" per l'anno 2021 (altre se ne aggiungeranno fino ad arrivare, per il momento, a 40) ed al Fondo per il Comparto Artigiano e per il Fondo che provvede ai Somministrati erano destinati 900 milioni. Ora, per registrare questo dato, per farne le parti, per provvedere con decreti di concerto fra due Ministri, per un passaggio dalla Corte dei Conti, per ulteriori verifiche e approfondimenti, di settimane ne stanno passando 16. Decisamente troppo tempo, cui altro poi se ne dovrà aggiungere fra decreto finale di destinazione, rendicontazione analitica da parte di FSBA di quanto serve per pagare le pratiche al momento complete, richiesta della somma, nuovo provvedimento a più firme, ordine in Banca d'Italia, arrivo dei soldi sul conto corrente del Fondo. Che, almeno quello, ci ha abituati a vederlo spendere tutto (con pagamenti diretti o attraverso gli Enti bilaterali regionali, talvolta attraverso le aziende e talaltra direttamente ai lavoratori) nell'arco di due giorni.


A FSBA tutto è pronto, e per la verità lo è da tempo, per iniziare i pagamenti delle sospensioni realizzatesi nel 2021. Per gennaio sono state già presentate più di 14 mila domande per 58 mila potenziali lavoratori, a febbraio un'esplosione: le domande sono 35 mila e i lavoratori per il momento solo segnalati (si dovrà vedere poi chi è stato effettivamente sospeso) sono quasi 127 mila. E il dato non pare davvero calare nemmeno per il mese di marzo.


A FSBA, nel frattempo, sono veramente agli sgoccioli per quanto riguarda la cassa integrazione del 2020: si stanno raccogliendo gli ultimi dati immessi nel sistema da parte di qualche consulente e i conteggi ed i pagamenti del 2020 saranno così terminati. Utilizzando qualche rimasuglio di risorse dei 36 milioni ricevuti di recente. Con 215.000 aziende sostenute (quasi 64.000 di queste finora aveva evaso l'obbligo di contribuzione al Fondo, costituito per legge), con 752.000 dipendenti messi in protezione, spendendo due miliardi di risorse pubbliche, oltre ai 260 milioni anticipati da FSBA da versamenti di aziende e dipendenti (pagano, rispettivamente lo 0,45 e lo 0,15 % della busta paga) accantonati nel tempo a salvaguardia e garanzia delle future prestazioni di sostegno al reddito.


Serve, però, ora un intervento di Orlando e di Franco perché questo meccanismo di tutela del reddito nel Comparto artigiano, colpito così duramente da tanti punti di vista, non si inceppi.